{{IMG_SX}}Napoli, 15 giugno 2008 - In un carico di rifiuti urbani in entrata nella discarica di Savignano Irpino, in provincia di Avellino, è stata riscontrata questa mattina una "lievissima anomalia" determinata da radioattività: il materiale è stato isolato nella stessa discarica, sono iniziate le analisi dell'Arpac (Agenzia Regionale Protezione Ambientale Campania) che si concluderanno domani. Lo si apprende dalla struttura del sottosegretario per l'emergenza rifiuti Guido Bertolaso.

 

La radioattività è stata scoperta dai tecnici dell'esercito e dei vigili del fuoco che controllano ogni carico che entra nella discarica, anche mediante un 'intensimetro di contaminazione', lo strumento che indica eventuali contaminazioni radioattive.

 

Dalle prime ricostruzioni - che dovranno essere confermate domani dall'Arpac - sembra che i rifiuti radioattivi siano di provenienza ospedaliera: si tratta forse di scarti di Iodio 131, come nel caso riscontrato nei giorni scorsi nei treni speciali giunti in Germania.

 

"Abbiamo dimostrato che i controlli funzionano - spiegano dallo staff di Bertolaso - ed è un segnale di tranquillità per le popolazioni che vivono vicino alla discarica. Si conferma la necessità e la bontà dei controlli effettuati a Savignano Irpino a tutela e garanzia delle normative sullo smaltimento dei rifiuti". Il ritrovamento è stato in ogni caso denunciato alle autorità competenti, che provvederanno a verificare da dove provenisse. 

 

RIFIUTI PERICOLOSI AD AVELLINO

 

I carabinieri della compagnia di Montella, in provincia di Avellino, hanno intercettato e fermato due grossi autocarri che, carichi di rifiuti speciali pericolosi, provenivano dalla provincia di Foggia percorrendo la vecchia Ofantina, utilizzata in alternativa alla SS7 che finora era stata considerata l'asse viario privilegiato per la raccolta ed il trasporto illecito di rifiuti da e per l'Alta Irpinia.

 

I camion, fermati nei giorni scorsi, avevano probabilmente deciso di evitare i numerosi e sistematici posti di controllo predisposti lungo l'Ofantina e cercato percorso alternativi. Quattro le persone denunciate in stato di libertà per trasporto illecito di rifiuti pericolosi, provenienti tutte dalla provincia di Foggia e, in particolare, dal comune di Cerignola. In particolare, oltre al trasporto illecito di rifiuti, ai fermati è stata contestata la violazione di aver esercitato l'attività di raccolta, recupero, smaltimento, commercio ed intermediazione di rifiuti in assenza delle prescritte autorizzazioni. A causa dei numerosi precedenti penali a carico i carabinieri hanno proposto per i 4 il rimpatrio con foglio di via obbligatorio per evitarne ulteriori trasferte in Alta Irpinia.

 

Sottoposti a sequestro sia i mezzi utilizzati sia gli oltre 40 quintali di materiale ferroso, rottami inquinanti, radiatori in alluminio, scarti di rame e diverse batterie di automezzi esauste, nonché eternit e residui bituminosi trasportati nella totale assenza delle autorizzazioni prescritte dalla normativa in materia ambientale, per un valore complessivo di circa 90mila euro.

 

Sino ad oggi i carabinieri di Montella hanno deferito in stato di libertà per gravi irregolarità e violazioni in relazione al trasporto ed alla raccolta illecita dei rifiuti pericolosi nonché per la realizzazione di discariche abusive e non autorizzate almeno 50 persone, di cui circa una ventina risultati pregiudicati provenienti dal Casertano, Salernitano e Napoletano.

 

Fino ad oggi, inoltre, tra siti di stoccaggio non autorizzati, autocarri e materiale trasportato e stoccato in maniera illecita, la compagnia di Montella ha stimato un volume di oltre 70 mila metri cubi di rifiuti sequestrati, per un valore di oltre 2 milioni di euro.