{{IMG_SX}}Roma, 30 maggio 2008 - Gianni Guido, uno dei killer del massacro del Circeo condannato a 30 anni per l'omicidio di Rosaria Lopez e la violenza a Donatella Colasanti, dall'11 aprile è affidato ai servizi sociali. Lo riporta il 'Corriere della Serà sottolineando che quindi "Gianni Guido non è già più un detenuto. Dopo il lavoro, cioè, non deve tornare in carcere. La sera rientra nella casa dei genitori (a due passi dalla Nomentana) e dorme nel suo letto".


"Secondo il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria (Dap) -aggiunge il quotidiano- finirà di pagare del tutto il suo conto con la giustizia tra poco più di un anno, nell'agosto 2009. Ma intanto è un uomo libero".

 

 

La notte del 29 settembre 1975 i tre amici della Roma 'bene' - Gianni Guido, Angelo Izzo e Andrea Ghira -  invitarono Donatella Colasanti, 17 anni, e Rosaria Lopez , 19, due amiche provenienti da famiglie di modesta condizione sociale,  a una festa nell'abitazione di Andrea Ghira a Punta Rossa, sul promontorio del Circeo nel comune di San Felice Circeo.

 

Una volta giunte a destinazione intorno alle sei e venti di sera tutto si trasformò in un incubo. "Verso le sei e venti - raccontò la Colasanti, la ragazza superstite - ci trovavamo tutti e quattro nel giardino della villa quando, improvvisamente, uno di loro tirò fuori la pistola. Cominciarono a dirci che appartenevano alla banda dei Marsigliesi e che Jacques, il loro capo, aveva dato l'ordine di prenderci in quanto voleva due ragazze"
 

 

Per più di un giorno ed una notte le due ragazze furono violentate, seviziate e massacrate. Alla fine del bestiale massacro, credendole entrambe morte, i tre rinchiusero le ragazze nel bagagliaio di una Fiat 127 bianca intestata al padre di Gianni Guido, poi andarono a cenare in un ristorante.

Donatella Colasanti, sopravvissuta per miracolo e in preda a choc, approfittò dell'assenza dei ragazzi per richiamare un metronotte di pattuglia. Izzo e Guido furono arrestati entro poche ore (è nota una foto d'archivio in cui Izzo esibisce spavaldamente le manette ai polsi, sorridendo), Ghira non sarà mai catturato.