{{IMG_SX}}Napoli, 24 maggio 2008 - Nuovi scontri e tensione altissima a Chiaiano, all'ingresso delle cave di tufo dove dovrebbe essere allestita la discarica di Napoli. I manifestanti hanno lanciato bombe carta sugli agenti di polizia, i quali avevano in precedenza effettuato due cariche. I manifestanti hanno riconquistato parte della via di accesso alle cave. A quanto si apprende dagli organizzatori ci sarebbe, oltre al ragazzo ferito caduto in un fossato, le cui condizioni sono ancora ignote, diversi altri contusi e feriti.


A Chiaiano è proseguito per tutta la notte il presidio di oltre cento persone rimaste a vigilare l'ingresso alle cave di tufo individuate come possibile sito per una discarica, in località Cupa del Cane.
 

Nel pomeriggio è previsto un corteo per ribadire il proprio no alla discarica mentre i comitati hanno riferito di un incontro con il prefetto di Napoli, Alessandro Pansa e il sottosegretario Guido Bertolaso per la giornata di lunedì.
 

 

 

LE CARICHE

Carica della polizia a Chiaiano, dove continuano i presidi contro l'apertura della discarica. A quanto si apprende dagli organizzatori sono in corso degli scontri violenti alla rotonda Titanic, ci sarebbero state due cariche della polizia e ci sarebbe un ferito grave. Si tratta di un ragazzo caduto in un fossato mentre cercava di sfuggire alla carica.

E' arrivata sul luogo un'autoambulanza e il ragazzo sarebbe vivo, ma al momento non è ancora possibile stimare l'entità delle ferite visto che sarebbe caduto da una altezza di circa 5 metri.

 

LE BOMBE CARTA

In via Cupa del Cane, all'ingresso delle cave di tufo dove dovrebbe essere allestita la discarica di Napoli, sono state lanciate bombe carta sugli agenti di polizia.  Le due parti, agenti e manifestanti, si fronteggiano e i manifestanti hanno riconquistato parte della via di accesso alle cave. A quanto si apprende dagli organizzatori ci sarebbe, oltre al ragazzo ferito caduto in un fossato, le cui condizioni sono ancora ignote, diversi altri contusi e feriti.

 

TROVATE TRE MOLOTOV

Tre molotov e tre bottiglie piene di acqua e colla sono state ritrovate dalla Polizia in via Cupa del Cane, nel quartiere napoletano di Chiaiano. Gli ordigni, che sarebbero stati pronti per essere utilizzati negli scontri in atto in queste ore tra manifestanti e forze dell'ordine, sono stati rinvenuti nei pressi del presidio dei comitati anti-discarica.


Intanto la polizia precisa che non vi è stata alcuna carica, ma soltanto un tentativo di difesa dopo che un nutrito gruppo di manifestanti ha accerchiato e aggredito i poliziotti che, con un mezzo da rimorchio, erano intervenuti per spostare l'autobus dell'Anm (Azienda napoletana mobilità, ndr) che era stato parzialmente bruciato durante i tafferugli di ieri sera.


A quanto si apprende dagli organizzatori l'autobus ora sarebbe stato rimosso e l'accesso alla zona è dunque libero.
 

 

RIMOSSO L'AUTOBUS

L'autobus che  ieri sera era stato messo di traverso per bloccare l'accesso ai mezzi diretti alla discarica di Chiaiano, e' stato rimosso dai tecnici dell'Amn. Non senza difficoltà a causa della folla di manifestanti.

Gli agenti di polizia che questa mattina si erano recati all'ingresso della discarica per cercare di rimuovere il bus dato alle fiamme ''sono stati aggrediti con il lancio di grosse pietre'', denuncia una fonte della Questura di Napoli.
In seguito, si sottolinea ''non c'e' stata nessuna carica ma solo un tentativo di difesa''.

 

ARRESTI CONVALIDATI

Convalidato l'arresto per i tre giovani fermati ieri dopo gli scontri con la polizia avvenuti a Chiaiano.
Il tribunale di Napoli ha giudicato oggi per direttissima Pietro Spaccafuoco, procedendo separatamente per gli altri due arrestati perchè la formulazione delle notizie di reato era differente, e ha disposto la custodia agli arresti domiciliari. A quanto si apprende dal legale di Spaccafuoco, l'accusa è di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni aggravate.


Spaccafuoco era già stato arrestato 15 giorni fa
durante un'altra protesta contro la realizzazione della discarica sempre per resistenza a pubblico ufficiale, mentre gli altri due arrestati non hanno precedenti giudiziari. Il pm aveva chiesto per Spaccafuoco la custodia in carcere. Il processo di fatto si celebrerà il 4 giugno prossimo e la difesa produrrà una serie di foto e di filmati nei quali si dimostra "che i manifestanti erano seduti per terra con le mani alzate - spiega il legale - e che sono stati sollevati a forza dagli agenti". Secondo la polizia Spaccafuoco, proprio quando è stato 'prelevato' dal terreno avrebbe preso a calci un poliziotto.


 Il giovane dovrà stare ai domiciliari per 15 giorni in attesa del processo che sarà celebrato il 4 giugno.
 

 

 

IL DECRETO E' IN VIGORE

Intanto è stato finalmente pubblicato sulla gazzetta ufficiale il decreto di misure straordinarie per fronteggiare l'emergenza rifiuti in Campania. Il provvedimento prevede che lo stato di emergenza cessi il 31 dicembre 2009.


Tra le misure prese anche la nomina del neo sottosegretario Guido Bertolaso e l'elenco delle 10 discariche da utilizzare per lo smaltimento dei rifiuti. Si tratta di Sant'Arcangelo Trimonte (Bn) -localita' Norecchie-; Savignano Irpino (Av) -localita' Postarza; Serre (Sa) -localita' Macchia Soprana e Valle della Masseria -; Andretta (Av) -localita' Pero Spaccone-; Terzigno (Na) -localita' Pozzelle e Cava Vitiello; Chiaiano (Na); Caserta -localita' Torrione (Cava Matroianni)-; Santa Maria La Fossa (Ce) -localita' Ferrandelle-.

 

IL CORTEO

 

Grande partecipazione al corteo anti-discarica organizzato nel pomeriggio a Chiaiano. Secondo gli organizzatori sono state oltre 6mila le persone che, pacificamente, hanno ribadito il proprio `no' alla realizzazione di una discarica nelle cave di tufo. Tanti slogan, striscioni e cartelli, ma nessuno scontro.

 

La manifestazione è iniziata poco dopo le 18 dalla stazione della Linea 1 della metropolitana diretta alla rotonda Rosa dei Venti dove, al bivio con Mugnano, le fila dei dimostranti si sono ulteriormente ingrossate. Tutti i partecipanti si sono poi diretti verso la `barricata' realizzata in via Cupa del Cane, strada di accesso al sito per poi dirigersi verso Marano dove molte famiglie sono scese dalle proprie case per unirsi alla protesta. I negozi sono rimasti aperti nonostante gli scontri di questa mattina anche perché le forze dell'ordine non hanno ostacolato, in alcun modo, lo svolgimento della manifestazione. Attualmente i dimostranti sono a Marano, ma il corteo verrà sciolto quando farà ritorno al presidio della cosiddetta rotonda `Titanic'.

 

Sarà poi proclamata un'assemblea durante la quale si deciderà quali altre iniziative da intraprendere, mentre si attende l'esito dell'incontro, fissato per domani pomeriggio, con il sottosegretario Guido Bertolaso. "Abbiamo dato la nostra dimostrazione di civiltà questa sera - ha detto uno dei promotori dell'iniziativa - Non ci fanno paura né i manganelli né ci facciamo intimorire dagli arresti, continueremo per la nostra strada anche perché la nostra è una battaglia per la vita".