{{IMG_SX}}Roma, 23 maggio 2008 - Ogni azione di contrasto alla mafia da parte dello Stato va valorizzata. Lo scrive il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in occasione del 16 anniversario della strage di Capaci, in un messaggio alla professoressa Maria Falcone, Presidente della Fondazione "Giovanni e Francesca Falcone", in cui ha rivolto il suo solidale saluto a tutti i partecipanti alle iniziative organizzate per ricordare il barbaro agguato di Capaci che, il 23 maggio di sedici anni fa, causò la morte di Giovanni Falcone, di sua moglie Francesca Morvillo e degli agenti Antonio Montinaro, Rocco Di Cillo e Vito Schifani dedicatisi alla loro sicurezza.

 

"Le immagini della strage restano incancellabili nella memoria degli italiani e rinnovano l'angoscia e l'allarme di quel giorno, in cui la mafia colpì un magistrato di eccezionale talento e coraggio, che aveva saputo contrastarla anche individuando nuovi e più efficaci strumenti in grado di combatterla". Napolitano sottolinea che "non è consentito ridurre il livello di attenzione rispetto a un fenomeno pervasivo, pronto ad attuare le strategie più sofisticate per insinuarsi nella società minandone la vita democratica, la coesione e il progresso. In questo momento - conclude Napolitano - ogni deciso sviluppo nell'azione di contrasto da parte dei pubblici poteri va salutato e valorizzato".


A Palermo per ricordare la strage di Capaci, il ministro della Giustizia Angelino Alfano ha ricordato le ultime misure antimafia approvate in questi giorni che "completano il 'disegno' di Falcone, come l'iniziativa di affidare le misure di prevenzione alla competenza della Direzione nazionale antimafia e gli interventi per l'efficacia delle confische. Sono misure - ha concluso - che avranno immediato impatto su Cosa nostra.