{{IMG_SX}}Roma, 30 aprile 2008 - Il ministro della Salute Livia Turco ha emanato le nuove linee linee guida della legge 40 sulle indicazioni delle procedure e delle tecniche di procreazione medicalmente assistita: saranno pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale di oggi.


Il decreto, che aggiorna le precedenti linee guida del 21 luglio 2004, è stato firmato da Turco lo scorso 11 aprile, all'indomani del pronunciamento da parte del Comitato di presidenza del Consiglio superiore di sanità, avvenuto il 9 aprile.

Le nuove linee guida eliminano il divieto alla diagnosi preimpianto degli embrioni, mantenendo pero' il divieto a qualsiasi diagnosi a fini eugenetici cosi' come previsto dalla stessa legge.  ''Abbiamo dato una risposta - spiega Livia Turco - a quanti, operatori e cittadini, richiedevano chiarezza sulla possibilita' di effettuare diagnosi preimpianto, chiarendo che le linee guida, in quanto tali, non possono prevedere divieti che non siano gia' contemplati nella legge stessa. Per questo, il nuovo testo delle linee guida non contempla piu' la limitazione alla sola diagnosi osservazionale, mantenendo comunque il divieto di qualsiasi diagnosi a fini eugenetici cosi' come previsto dall'articolo 13 della legge 40. E cio' in coerenza con l'evoluzione dell'ordinamento, testimoniata da diversi pronunciamenti della Magistratura, sia ordinaria che amministrativa, ed in particolare quello del Tar del Lazio che ha annullato la parte delle precedenti linee guida in cui si limitano le indagini sullo stato di salute dell'embrione a quelle di tipo osservazionale''.


Più in dettaglio, c'è la possibilità di ricorrere alle tecniche di procreazione medicalmente assistita (PMA) viene estesa anche alla coppia in cui l'uomo sia portatore di malattie virali sessualmente trasmissibili, e in particolare del virus HIV e di quelli delle Epatiti B e C, riconoscendo che tali condizioni siano assimilabili ai casi di infertilità per i quali è concesso il ricorso alla PMA.

Ogni centro per la PMA deve assicurare la presenza di un adeguato sostegno psicologico alla coppia, predisponendo la possibilità di una consulenza da parte di uno psicologo adeguatamente formato nel settore; l'eliminazione dei commi delle precedenti linee guida che limitavano la possibilità di indagine a quella di tipo osservazionale e ciò a seguito delle recenti sentenze di diversi tribunali e in particolare di quella del TAR Lazio dell'ottobre 2007, la sentenza che ha infatti annullato le linee guida precedenti proprio in questa parte, ritenendo tale limite non coerente con quanto disposto dalla legge 40.

 

Per il minstro della Salute Turco si tratta di "un decreto nel segno della rigorosa applicazione della legge, della responsabilità verso gli operatori e per una piena tutela della salute della donna e del nascituro".

Le linee guida - continua il ministro uscente -  "sono il frutto di un lavoro rigoroso finalizzato a due precisi obiettivi: la piena e corretta applicazione della legge 40 e la necessità di fornire idonee e puntuali indicazioni agli operatori sanitari alla luce delle nuove risultanze cliniche e del mutato quadro di riferimento giuridico scaturito da ripetuti interventi della magistratura sulle precedenti linee guida. Sono convinta che il decreto oggi pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale abbia centrato questi due obiettivi".


"Abbiamo infatti recepito, come previsto dalla legge, avvalendoci dell'Istituto Superiore di Sanità, il parere del Consiglio Superiore di Sanità con tutte le indicazioni ivi contenute. In particolare - prosegue il ministro - abbiamo recepito le indicazioni mirate ad ampliare la possibilità di ricorrere alla fecondazione assistita anche per quei soggetti sieropositivi a virus di malattie sessualmente trasmissibili, per i quali è stato riconosciuto uno stato di infertilità 'di fatto' e che da oggi potranno, se lo vorranno, avere dei figli senza correre il rischio di infettare la partner e il nascituro stesso".


"E abbiamo anche recepito le indicazioni a implementare il sostegno psicologico alle donne e alle coppie che accedono alle tecniche di procreazione assistita, durante tutto il percorso assistenziale, prima, durante e dopo l'effettuazione delle tecniche o anche a seguito del fallimento delle stesse".


"Abbiamo dato una risposta a quanti, operatori e cittadini, richiedevano chiarezza sulla possibilità di effettuare diagnosi preimpianto, chiarendo che le linee guida, in quanto tali, non possono prevedere divieti che non siano già contemplati nella legge stessa. Per questo, il nuovo testo delle linee guida non contempla più la limitazione alla sola diagnosi osservazionale, mantenendo comunque il divieto di qualsiasi diagnosi a fini eugenetici così come previsto dall'articolo 13 della legge 40".

 

"E ciò - prosegue Turco - in coerenza con l'evoluzione dell'ordinamento, testimoniata da diversi pronunciamenti della Magistratura, sia ordinaria che amministrativa, ed in particolare quello del Tar del Lazio che ha annullato la parte delle precedenti linee guida in cui si limitano le indagini sullo stato di salute dell'embrione a quelle di tipo osservazionale".


Turco auspica poi che "anche in questo campo si recuperi maggiore serenità e fiducia nei confronti della comunità scientifica e degli operatori, affidando loro l'approfondimento necessario sulla complessità dei temi relativi all'accuratezza e affidabilità delle indagini diagnostiche genetiche nell'ambito della procreazione assistita e nell'ambito della medicina prenatale".


"Solo una responsabile autonomia della comunità scientifica può infatti valutare, caso per caso, le soluzioni e i percorsi diagnostici, clinici e terapeutici più idonei per garantire - conclude - il pieno rispetto dei principi costituzionali del diritto alla salute, della dignità della persona e della tutela della vita.

 

BERTOLINI: COPSI' SI STRAVOLGE LA LEGGE 40

 "Le linee guida emanate oggi dalla Turco, fuori tempo massimo, stravolgono il dettato normativo della legge 40: un atto di grave scorrettezza istituzionale, da parte di un Governo e di un Ministro ormai licenziati, che va ben oltre l'ordinaria amministrazione". Così in una nota Isabella Bertolini, deputato del Pdl e vicepresidente del gruppo di Forza Italia.


Per Bertolini "siamo di fronte all'ultimo colpo di coda di una coalizione laicista e relativista favorevole all'aberrazione della selezione artificiale degli embrioni. Noi del Pdl siamo decisamente contrari a questa pericolosa deriva eugenetica e ragioneremo - conclude - sull'opportunità di modificare immediatamente le linee guida emanate oggi dalla Turco".