{{IMG_SX}}Milano, 23 aprile 2008 - L'emergenza sicurezza non esiste e le ronde sono inutili. Parola di Mario Furlan, fondatore dei City Angels, i volontari col basco azzurro e la giubba rossa che presidiano stazioni ferroviarie e altri luoghi poco sicuri di Milano, Roma, Torino, Bologna, Varese e Terni.

Dal 1994 hanno "sedato 600 risse, sventato 300 furti, 250 borseggi e 120 scippi - spiega Mario Furlan- ma abbiamo anche servito 3milioni di pasti ai senzatetto e distribuito 900mila vestiti". Solidarieta' e sicurezza, insomma. "L'emergenza sicurezza e' molto esagerata.
Non e' vero che oggi le citta' italiane siano piu' insicure rispetto ad alcuni anni fa -sottolinea in un comunicato il fondatore dei City angels-. La situazione non e' peggiorata, ma rimane sostanzialmente invariata".

Ogni giorno a Milano una decina di donne chiede ai City Angels di essere "scortata" perche' deve attraversare una zona della citta' poco sicura. "Spesso si tratta di timori ingiustificati, che sconfinano nella psicosi collettiva -spiega Mario Furlan-. Perche' un conto e' prestare la dovuta attenzione quando si va per strada, un altro e' essere inutilmente terrorizzati".

"Se per ronde si intendono persone che segnalano situazioni sospette alle forze dell'ordine - spiega Furlan - si tratta di cittadini benemeriti che fanno cio' che chiunque dovrebbe fare, e non si puo' nemmeno parlare di ronde nel senso etimologico della parola. Se invece per ronde si intendono persone che intendono pattugliare zone delle citta' sostituendosi alle forze dell'ordine, sono non solo inutili, ma anche pericolose. Perche' si tratta di persone impreparate che rischiano di trovarsi in situazioni pericolose e di dover essere soccorse, anziche' soccorrere".

 

LA PROPOSTA DI BORGHEZIO

"La grande disponibilità che la società civile padana ha dimostrato nella partecipazione alle ronde, non soltanto leghiste, deve essere valorizzata dal nuovo Governo".

Lo dichiara l'eurodeputato del Carroccio Mario Borghezio. "In ogni comune, utilizzando anzitutto ex appartenenti alle Forze dell'Ordine, si potrà istituire una 'guardia civica', a base volontaria, con il compito di controllo del territorio e prevenzione dei reati, ovviamente in stretta collaborazione con le competenti autorità. Qui in Padania - dichiara -, siamo già pronti. Per di più c'è da noi una grande e nobile tradizione storica di 'guardie civiche' che può e deve essere recuperata, restituendo ai cittadini l'orgoglio di partecipare direttamente e fattivamente a ristabilire ordine e sicurezza, soprattutto nelle aree infestate dalla criminalità extracomunitaria".