{{IMG_SX}}Milano, 19 aprile 2008 - Si sono conclusi con una festa sul sagrato antistante la chiesa di San Simpliciano nel quartiere Brera di Milano i funerali di Giuseppina Pasqualino di Marineo, in arte Pippa Bacca, assassinata in Turchia il 12 aprile scorso.

 

Alle esequie hanno partecipato oltre un migliaio di persone, soprattutto giovani, oltre al sindaco di Milano, Letizia Moratti, al console turco, al ministro Barbara Pollastrini e l'esponente di Alleanza nazionale Ignazio La Russa.
"Chiedo a tutti di difendere e testimoniare da oggi nella vostra vita di tutti i giorni - ha affermato nel suo ricordo durante la cerimonia la madre di Pippa, Elena Manzoni - l'apertura e l'amicizia verso gli altri che ha testimoniato mia figlia. Dunque non è finita qua, rispettiamo ora - ha concluso la madre - l'impegno a vivere come Pippa ci ha insegnato".

 

La bara è sfilata tra la grande folla assiepata sul sagrato tra tantissimi palloncini verdi e diversi canzoni che seguivano le melodie scandite dai brani musicali interpretati dalla "Banda degli ottoni". Il verde, colore preferito da Pippa Bacca, è un po' ovunque e ha caratterizzato, come aveva richiesto la famiglia, l'intera cerimonia funebre.

 

All'uscita dalla chiesa il sindaco Moratti è stato avvicinata da alcune signore turche che le hanno spiegato la loro "vergogna" per l'omicidio della 33enne artista milanese, invitando la popolazione milanese a "non odiarci". "Settanta milioni di turchi - hanno concluso le donne - in questo momento provano grande vergogna". A loro il sindaco ha replicato: "Non vergognatevi, c'è violenza in qualsiasi parte del mondo".

 

Il sindaco, con la fascia tricolore, indossa orecchini verdi e una sciarpa sempre verde così come aveva richiesto la famiglia di Giuseppina. Il verde era infatti il colore preferito della 33enne artista milanese e quasi tutti i partecipanti ai funerali hanno indossato indumenti di questo colore.

 

La signora Elena Manzoni ha riferito al sindaco e al ministro Pollastrini, parlando a margine dei funerali nella chiesa di San Sempliciano nel quartiere Brera di Milano, di aver ricevuto tantissime lettere e sollecitazioni da più parti per una candidatura di sua figlia al Nobel per la pace.

 

I due esponenti politici hanno spiegato che per queste proposte si devono raccogliere ampi consensi ma si sono dette entrambe disponibili perché Pippa Bacca "era una figura speciale che portava un messaggio di amore e pace in un coraggio senza barriere, un credo profondo per un dialogo non sempre facile".

 

Sia il primo cittadino del capoluogo lombardo che il ministro hanno poi sottolineato come "il governo e il popolo turco siano stato molto vicino all'Italia in questa tragedia". Il sindaco ha poi concluso affermando di stare ragionando sulla possibilità non solo di assegnare all'artista milanese l'Ambrogino d'oro ma anche un simbolo legato a Palazzo Dugnani, il luogo a Milano dove si celebrano i matrimoni. Il ministro Pollstrini ha evidenziato come Pippa Bacca sia "un simbolo di cui l'Italia può vantarsi" e quindi l'impegno non può essere solo quello di ricordarla.

 

Pollastrini e Moratti hanno definito Pippa Bacca "una donna straordinaria, un simbolo che indica la strada". In merito al discorso sulla sicurezza, i due esponenti politici hanno spiegato che non va confusa con "la ricerca del dialogo e il confronto quotidiano con le altre culture". Il primo cittadino ha infine sottolineato come i "localismi impediscono l'apertura nei confronti degli altri" e chi ha responsabilità "deve garantire per tutti una vita serena e sicura, proprio per garantire la libertà di aprirsi agli altri".