{{IMG_SX}}Roma, 13 aprile 2008 - Annunci su quotidiani locali e su particolari siti internet offrivano la compagnia di "splendide e statuarie" ragazze straniere con costi e modalità da definirsi previo contatto telefonico su utenze cellulari mobili. I numeri cambiavano così come i nomi delle ragazze, ma chi organizzava gli incontri era sempre la stessa donna: R. M. detta "Luana" sessantacinquenne italiana.


Le indagini avviate dai Carabinieri della Compagnia Roma Parioli su questo giro di prostitute a domicilio, hanno portato all`arresto della "maitresse" e di un trentaduenne ucraino con l`accusa di sfruttamento della prostituzione.

Il meccanismo era semplice: il potenziale cliente, componendo i numeri indicati sugli annunci, entrava in contatto con "Luana" con la quale contrattava modalità e tempi della prestazione; le ragazze venivano portate dall`autista ucraino direttamente dove richiesto dal cliente, in alberghi, abitazioni private e persino in studi professionali.

 

I costi dipendevano dalla qualità della ragazza, dalla durata della prestazione richiesta e dalla distanza del luogo ove effettuare la "consegna a domicilio". Un affare lucroso e ritenuto sicuro, almeno fino a quando i carabinieri non hanno interrotto l`ennesima "consegna".