{{IMG_SX}}Venezia, 16 febbraio 2008 -  Il cadavere di Richard John Raynor, il turista inglese di 23 anni, è stato riconosciuto dal padre che era giunto in Italia per cercarlo dopo la scomparsa del ragazzo avvenuta la notte tra mercoledì e giovedì.

 

Il corpo senza vita del giovane era stato ritrovato nel pomeriggio dai vigili del fuoco del capoluogo lagunare nelle acque nei pressi di piazzale Roma, per l'esattezza in prossimità del Ponte della Libertà, un ponte ferroviario che collega Venezia a Mestre.

 

Il riconoscimento del cadavere è stato effettuato dal padre del giovane turista, William Huge Raynor, nella camera mortuaria di Mestre. L'autopsia è stata disposta dal magistrato inquirente per domani mattina.

 

LA SCOMPARSA

 

Era giunto nella città lagunare nel pomeriggio di mercoledì scorso, insieme alla propria fidanzata ma poi è scomparso. Per trovare il 23enne inglese, Richard John Raynor, originario di Doncaster, sono ora in corso in tutta Italia le ricerche della polizia. A denunciare il fatto, la compagna del ragazzo.

 

I due dopo aver preso alloggio in un albergo del centro di Mestre, si erano subito diretti verso il centro storico di Venezia: qui, dopo aver cenato in località Tre Ponti, avevano fatto una passeggiata in Campo Santa Margherita. Intorno alla mezzanotte i due fidanzati avevano deciso di rientrare: in Piazzale Roma l'uomo è scomparso mentre era intento a cercare un taxi.

Forse avevano anche litigato, e la ragazza avrebbe deciso di rientrare da sola in albergo mentre lui avrebbe preferito restare e andare a bere qualcosa. Nel punto in cui si sono separati, è stato trovato il portafoglio del giovane, ancora con soldi e documenti.


Il commissariato di Mestre ha subito avviato le ricerche non solo nel territorio di Venezia e Mestre, ma su tutto il territorio nazionale. Un dettaglio importante è venuto però da parte di una coppia di anziani, che ha riferito di avere trovato il portafoglio e il cellulare del giovane.

 

Oggi sono giunti a Venezia i genitori del ragazzo, mentre anche l'autorità diplomatica britannica si è attivata collaborando con le forze dell'ordine alla ricerca del giovane scomparso. Mamma e papà rifiutano l'idea di un possibile suicidio: "Nostro figlio - dicono - non ha mai sofferto di depressione".