{{IMG_SX}}Bologna, 16 luglio 2007 - Continuiamo il nostro 'viaggio' tra le disavventure vacanziere. Questo il racconto di quanto accaduto a un lettore, il signor Giuseppe Rizzo.

 

Dopo aver deciso con mia moglie di andare a trascorrere una decina di giorni in Sardegna, domenica 11 giugno partiamo dall’aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna per Cagliari, con il volo delle ore 6,45 con arrivo a destino alle 8.


Una volta sbarcati ci rechiamo a ritirare i bagagli e con stupore al ritiro riceviamo solo due pezzi anzichè tre. Dico con “stupore” in quanto per tutta una vita che viaggio questa è la prima volta che mi capita. Chiedo cosa fare e vengo consigliato a recarmi all’ufficio reclami del vettore Meridiana. Entro e mi imbatto in una impiegata, a dire poco, inesperta... sembra in quel ufficio da qualche minuto. Spiego il tutto e mi viene risposto che senz’altro il mio trolley è rimasto a terra per mancanza di spazio nella stiva dell’aereo.


Da persona che ha lavorato come responsabile per una vita intera capo filiale di aziende di trasporto terrestre, trovo la cosa molto strana in quanto all’appello mancherebbe solo il mio trolly. Chiedo cosa mi conviene fare e mi viene risposto di andare in albergo, a Santa Margherita di Pula , a circa trenta chilometri dall’aeroporto e aspettare la sera o l’indomani mattina per chiamare quell’ufficio e avere ulteriori informazioni circa il ritrovamento.

 

Arrivato in albergo chiamo mia figlia, a Bologna, la prego di recarsi in aeroporto chiedere di un responsabile e fare controllare che il bagaglio sia partito regolarmente. A Bologna il mio bagaglio risulta partito regolarmente e non hanno nulla in giacenza. Mi richiama e da parte mia richiamo a mia volta l’ufficio presso l’aeroporto di Cagliari per fare presente la cosa. Questa con molta naturalezza mi risponde che arrivati a questo punto il mio bagaglio molto probabilmente è stato caricato su un altro aereo in partenza in quel momento da Bologna per una altra destinazione.

 

Mi chiede se ho visto altri aerei (???) ma io sinceramente al momento della mia partenza non sono stato a controllare tutte le altre partenze. Dietro alla mia risposta negativa non sa cosa rispondere. Mi prega di aspettare e avere pazienza che il mio bagaglio può saltare fuori. In quel bagaglio c'è tutto il mio vestiario per una vacanza al mare. Con me ho solo i capi che ho indossato per il viaggio, tutto il necessario è contenuto nel trolley.

 
Lunedì mattina richiamo l’aeroporto di Cagliari e questi mi rispondono che novità non ce ne sono. Chiedo cosa devo fare perché i giorni passano e non posso certamente stare in albergo senza neanche un costume da bagno da poter fare almeno un bagno. L’impiegata mi risponde che posso acquistare le cose di prima necessità per poter cominciare le mie vacanze, conservando tutti gli scontrini per il rimborso.

 

Nel frattempo, sempre lunedì chiamo l’agenzia di Bologna che ha curato il mio viaggio e ne informo l’impiegata, che anche amica di mia moglie. L'impiegata conosce una dipendente dell’aeroporto di Bologna e le descrive il mio bagaglio.


Dopo alcune ore l’agenzia mi richiama per informarmi che il bagaglio è stato ritrovato, era fermo ancora a Bologna perché a quanto pare era saltato “via” il contrassegno adesivo che viene emesso al check-in e nessuno si era preoccupato di informarne l’ufficio traffico dell’aeroporto. Mi viene comunicato che la sera di lunedì il bagaglio dovrebbe partire da Bologna e arrivare a Cagliari nella tarda serata.


Nel frattempo io avevo già acquistato alcuni capi: costume da bagno, alcune T-shirt, telo da bagno, una tuta, un paio di camicie, dentifricio, spazzolino, rasoio, ecc. per un valore totale di euro 350. Ho dovuto acquistare questi capi perché non si sapeva di preciso se il mio bagaglio sarebbe stato ritrovato o meno. Il bagaglio mi è stato recapitato mercoledì 13 giugno alle ore 18 e tralascio di commentare le sue condizioni.

Rientrato a Bologna ho portato tutta la documentazione necessaria per il rimborso presso la mia agenzia e dopo circa quindici giorni ricevo una comunicazione che la compagnia mi avrebbe fatto un bonifico di euro 176,60 a titolo di rimborso. Non capisco con quale criterio abbiano fatto il calcolo. Ho reclamato e sono ancora in attesa di delucidazioni.


Esco da questa esperienza a dire poco traumatizzato perché ho passato quattro giorni dei miei dieci preventivati senza nessuna voglia di recarmi in spiaggia e con i nervi a fior di pelle. Inoltre soffro di ipertensione arteriosa, la cartella clinica che devo sempre portarmi dietro era contenuta nel bagaglio andato perso.

Da ex funzionario del settore autotrasporti, ho scoperto un mondo a me sconosciuto con una disorganizzazione impressionante. Il suggerimento che mi sento di dare all’aeroporto di Bologna di installare un lettore ottico per le partenze, perché a quanto pare a Bologna vi è solo uno smistamento ancora manuale, sistema che i corrieri avevano ancora dieci se non venti anni fa.

Gigi Rizzi