{{IMG_SX}}Palermo, 27 giugno 2007 - Assolta dal gup di Palermo Piergiorgio Morosini la professoressa di italiano imputata di abuso dei mezzi di correzione dopo aver fatto scrivere per 100 volte a un aluno la frase «sono un deficiente».

 Si era trattato di una punizione, secondo la difesa, per l'atteggiamento da bullo assunto dallo studente, un tredicenne, che aveva impedito a un compagno di accedere al bagno dei maschi della scuola apostrofondolo come «femminuccia e gay».

Il pm Ambrogio Cartosio aveva chiesto la condanna della docente a due mesi di reclusione. Il processo ha preso origine dalla denuncia dei genitori dell'alunno punito.

 

LE ACCUSE

L'insegnante era accusata di abusi di mezzi di correzione e lesioni. La pubblica accusa aveva chiesto la condanna della maestra a due mesi di reclusione.

 

SOLIDARIETA' DI PIAZZA

Ancor prima della sentenza, una cinquantina di persone, tra le quali esponenti di associazioni omosessuali, hanno manifestato questa mattina davanti al palazzo di giustizia di Palermo per esprimere solidarietà alla professoressa di italiano imputata di abuso dei mezzi di correzione dopo aver fatto scrivere per 100 volte a un aluno la frase «sono un deficiente».

Il processo ha preso origine dalla denuncia dei genitori dell'alunno punito.