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Te lo dò io Hamilton…Leo Turrini - 1 marzo 2018
Solo una rapida e sapida introduzione, prima di lasciare la parola al figlioccio Marco Santini.
E’ finita la prima settimana di test, funestata da neve-pioggia-ghiaccio.
Il mondiale invece deve ancora iniziare.
SANTINI SCRIPSIT
Caro Leo e cari cloggari,
la mia settimana nel paese dei balocchi giunge ahimè al termine.
Per congedarmi ho due succose notizie per voi: una buona e una cattiva.
La buona notizia è che, dopo aver passato 3 giorni a parlarvi di neve e di pioggia, posso finalmente raccontarvi dei test veri e propri. Ed in questo, il lato positivo è legato al lavoro svolto in pista dalla Ferrari. Sebastian Vettel ha portato a termine ben 120 giri del Circuit de Catalunya, testando principalmente le gomme soft e chiudendo terzo col tempo di 1:20.241. In particolare, ho trovato molto convincente il long run di fine giornata, quando con temperature non più ideali ha effettuato circa 15 giri con un passo costante tra l’1:20 e l’1:21. Volendoci quindi soffermare sui punti certi possiamo dire che l’affidabilità non sembra certo essere un problema di questa vettura, e che i primi riscontri cronometrici appaiono più che buoni.
La cattiva notizia è che in pista il nemico da battere sarà ancora una volta la Mercedes. E non si tratta di un nemico qualsiasi, specie se a guidare la W09 è Lewis Hamilton. Ho detto nei giorni scorsi, e ci tengo a ripeterlo, che quelle che possiamo trarre al momento sono pure e semplici indicazioni, che nei weekend di gara potrebbero essere confermate o ribaltate. Ciò ribadito, tanto per evitare infarti alla platea dei lettori, non posso che definire impressionante quanto fatto oggi dall’inglese. Nel primo pomeriggio si è lanciato in due distinti long run su gomme medie con i quali è riuscito a scalare la classifica dei tempi, migliorando i tempi giro dopo giro e stampando crono sull’1:20 basso nonostante la mescola ormai finita. Considerando che a quel punto della giornata il best lap era di Vandoorne, con un 1:19 alto ottenuto con pneumatici hypersoft, si ha l’esatta percezione della prova di forza messa in pista dalla W09. Credo siano episodi di questo tipo a raccontare l’effettivo valore del pacchetto Mercedes, più che il miglior tempo a fine giornata. Last but not least, i difetti della monoposto che avevo riscontrato in curva 7 sembrano essersi dissolti con l’arrivo al volante del numero 44. Difficile non pensare dunque al Nero come al favorito naturale, visto anche lo sciagurato regolamento sulle giornate di test, ma sono altrettanto certo che vedremo una decisa risposta di Seb già la settimana prossima.
Quanto al resto della griglia, c’è ancora molto lavoro da fare. La Red Bull fatica a trovare l’affidabilità, con Max Verstappen che anche oggi è stato a lungo costretto ai box, per poi concludere anticipatamente i lavori parcheggiando la RB14 sulla ghiaia. La McLaren è riuscita invece a portare a casa un gran chilometraggio, senza però riuscire a spiccare per prestazioni, specie in relazione al tipo di mescole utilizzate. La Renault, dal sottoscritto pronosticata al primo giorno come possibile rivelazione, non è invece sembrata in grado di competere a pieno coi top team. La Sauber per il momento è solo una Sauber, con tutto ciò che questo può significare. Nota di merito infine per la Toro Rosso: neanche a dirlo è stato Pierre Gasly il pilota più attivo nell’ultima giornata, con la fantomatica power unit Honda. Ovviamente lascio a voi trarre le dovute conclusioni.
E con questo è tutto anche per oggi, spendendo queste ultime righe per ringraziare ancora una volta Leo Turrini per la fantastica opportunità (Maestro, mi toccherà farti una statua un giorno), i cloggari tutti per l’affetto ed Antonio Granato di F1Sport.it che ha avuto il coraggio e l’incoscienza di darmi un pass in mano e volermi come inviato. E per chi volesse saperne ancora di più, invito tutti a sintonizzarvi lunedì pomeriggio sulle frequenze di Pit Talk. A presto!