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Se in F1 (e non solo) vincono sempre gli stessiLeo Turrini - 23 maggio 2019

Giovedì monegasco.
Penso tutti abbiate visto.
Dolorosamente, nessuna sorpresa.
Allora.
In Formula Uno, da alcuni anni a questa parte, vincono sempre gli stessi.
In MotoGP vince sempre lo stesso (e quando non lo fa, è capitato pure questo, decide lui a chi tocca).
In NBA si sta allungando la striscia di San Francisco.
Nel calcio, in tre grandi nazioni europee (Italia, Germania, Francia) da anni si sa chi vincerà il campionato alla vigilia della prima giornata (Juve, Bayern, PSG).
Sulla terra battuta nel tennis non so quanti successi abbia collezionato Nadal tra Roma e Parigi.
Può non piacere.
A me non piace.
Ne parlavo giusto oggi con Aldo Costa, che è diventato nonno da un po’ ed è una persona splendida.
Io non farò mai da sponda a chi immagina che le vittorie altrui dipendano da esoterici cabalistici schemi di potere orditi da oscuri nemici del popolo.
Magari fosse così!
Mercedes, Marquez ect si impongono per la banale ragione che sono più bravi dei competitors.
Ci annoiamo, noi che perdiamo?
Sicuro. Anche tanto.
Volete cambiare passione?
Fate pure.
Senza di me.
Io ci sono già passato e ci passerò ancora e ci sto passando.
La Ferrari, essendo questa la materia che nel cuore mi sta, tornerà a vincere, a Montecarlo e non solo, quando si dimostrerà migliore della concorrenza.
Al momento, non sta accadendo.
Purtroppo.