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Sainz, l’ultimo a credere nella FerrariLeo Turrini - 3 settembre 2020

Dice Carlitos Sainz di nutrire fiducia totale nel suo futuro in Rosso.
Bravo, ha ragione.
Del resto, che altro potrebbe mai dire?
Un anno fa una marea di fans riempiva Piazza Duomo a Milano. In un connubio tra sacro e profano.
Anche la Madonnina è ferrarista, mi venne da pensare.
Era tutto bellissimo.
Sono passati dodici mesi.
Cioè, un secolo.
Ci siamo interrogati spesso su quanto accaduto, su cause e concause, su presunti colpevoli ed improbabili innocenti.
Invidio, al solito, chi ha la verità in tasca.
Io ho solo domande. Non allegre.
Si stringeva il mio cuore oggi, fuori dal Parco.
Non per le limitazioni, inevitabili, all’ingresso.
No.
È che mi fermavano tifosi sconsolati della Ferrari e reclamavano parole di speranza.
Che al momento non ho.
L’amico Steiner, quello della Haas, mi ha detto che debbo avere pazienza.
Tanta pazienza.
Seppellite il mio cuore alla variante della Roggia.