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Perez, Russell e le domande su Mercedes (e Hamilton)Leo Turrini - 6 dicembre 2020

Mettiamola così.
Cedo subito ai complottisti, che di sicuro proclameranno che la Mercedes si è suicidata apposta ai box per NON fare vincere Russell.
All’annuncio della foratura (?), mi hanno scritto in diciotto in un istante per dirmi che non ci credevano manco sotto tortura.
Come sempre, sul tema cospirazione io mi astengo.
Dopo di che.
Dopo di che, certamente Russell è un gran manico. Penso anche abbia tutto per rivelarsi un campione.
Ciò premesso, non è normale che un ragazzo dalla limitata esperienza salga sulla Mercedes e sia immediatamente dominante (al di là del risultato finale, che non è stato positivo).
Cioè, è normale se hai in mano un missile.
Sono un grande estimatore di Lewis Hamilton. Ma qualche domanda me la faccio. Serenamente. Senza abiure (tra parentesi: al primo Gp sulla Rossa di Schumi, il sostituto Salo fini’ doppiato e con l’altra Ferrari vinse Irvine, eravamo in Austria).
Bottas, a proposito di domande, se ne dovrebbe porre molte. E molto pesanti.
Sono contento per Perez. Era ultimo dopo un giro. È stato aiutato dalle circostanze ma è stato grande.
Naturalmente non ha un contratto per il 2021. Anche qui, ci sarebbe da ragionare su come vengono valutati i piloti in F1 (era stato a rischio di appiedamento anche Gasly, nonostante la vittoria di Monza).
Leclerc, in breve. Recidivo. Anche Carletto avrà modo di interrogarsi. La macchina è una carriola (Resta non resta, ma Binotto continua a binottare) eppure le corse non durano un giro. Qualunque sia la macchina che guidi.
Sono felicissimo per Schumi 2 e il suo titolo.
Quanto mi piacerebbe immaginare un sorriso in una silenziosa stanza di una casa in Svizzera.