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Perché Leclerc ci sta facendo innamorareLeo Turrini - 29 giugno 2019

Avercene, di sabati così.

Leclerc ci sta facendo innamorare, come gli occhi verdi di quella madre cantata da Sandro Giacobbe (eh eh eh).

Per la Ferrari sono 3 pole su 9. Potevano essere 4, ricordando Baku.

Sul giro secco quasi quasi ci saremmo…

Vettel è stato fermato dalla macchina.

Hamilton da…Raikkonen (terza fila per il vecchio zio).

Peccato per chi ha deciso di non seguire più la F1: comunque vada a finire, sarà una domenica intrigante.

Vi lascio al racconto dell’esploratore cloggaro.

SANTINI SCRIPSIT

Amici ma soprattutto amiche del Clog, Carletto ha messo la Ferrari davanti a tutti nel caldo sabato austriaco! È la sua pista preferita, nonché un tracciato favorevole alle caratteristiche di questa Ferrari. Da ieri pomeriggio non ha sbagliato nulla, sempre davanti, velocissimo in ogni condizione. L’ho visto stamattina nel paddock dopo le terze libere: concentrato, teso, la pressione addosso la sentiva tutta. Sapeva di non potersi permettere il minimo errore. Ma questo ragazzo qui, a soli 21 anni, ha la lucidità di un veterano e la grinta dei grandi campioni. Al momento giusto si è fatto trovare pronto, cosa non scontata per un pilota alla seconda stagione nella massima categoria. È l’occasione perfetta per rompere l’egemonia Mercedes, con Hamilton retrocesso quinto in griglia grazie al regalo targato Santo Bevitore. Mi chiederete, quindi domani si vince facile? Beh, diciamo che se la performance pura del pacchetto pilota-macchina è fuori discussione, non mancano altresì le fonti di preoccupazione per la gara. In primis, la strategia scelta dalla Rossa è differente da quella dei rivali e solo il tempo ci dirà se risulterà o meno vincente: si prospetta un gran caldo e la gestione delle gomme sarà fondamentale per tutti. Purtroppo Leclerc non potrà neanche contare sull’aiuto di Seb, costretto a partire decimo per un problema tecnico che lo ha tenuto fuori dalla Q3. E se al tema affidabilità aggiungiamo che al suo fianco scatterà Verstappen, ehm ehm, c’è poco da dormir tranquilli. Occhio a cantar vittoria insomma, wait and see. Nella speranza di ritrovarci un giorno su queste righe a rievocare quella famosa prima vittoria di Carletto tra le verdi colline del Red Bull Ring. Tanto abbiamo detto che sperare non costa nulla, no? E allora vuoi vedere che…