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Nuove regole F1 spiegate da Antonia TerziLeo Turrini - 17 gennaio 2019

Come i frequentatori di questo ameno luogo sanno, io non mi intendo di tecnica applicata alle auto da Gran Premio. Sono di una ignoranza assoluta e non lo nascondo. In compenso, ho amici geniali.

Antonia Terzi è stata la prima donna ingegnere (nel caso suo, con competenze aerodinamiche) a vivere la Formula Uno al massimo livello. Faceva parte del Dreamscape Team Ferrari, quello di Todt, Schumi eccetera. Poi passò alla Williams. Negli ultimi anni ha lavorato alla Bentley.

Ho chiesto alla mia amica geniale di provare a spiegare, persino a uno zuccone come me, in cosa consistano le modifiche al regolamento tecnico del 2019.

E’ stata così brava a…semplificare i concetti che qualcosa, ohibò, forse l’ho compresa anche io.

Grazie, Antonia. Perché non torni a lavorare in F1?!?

ANTONIA TERZI SCRIPSIT

I nuovi regolamenti sono  sempre molto interessanti perché aprono grandi possibilità di innovazione.
Si rivolgono a tutti i team nello stesso modo. In questo consiste la sfida, che non e’ solo la gara in pista, ma tutto il lavoro preparatorio ad opera del team.
Con tanta creatività si evidenzia la differenza di risposta alle regolamentazioni.

Le innovazioni, comunque, non devono scaturire unicamente dall’adeguamento ai nuovi regolamenti. Lo sviluppo consiste in una evoluzione continua durante le stagioni che fortifica il team durante, che crea fiducia ed entusiasmo.
Solo con la conoscenza del livello attuale di prestazioni si possono impostare le ricerche finalizzate alle modifiche innovative.
In tutti i regolamenti che si sono succeduti ci sono delle zone d’ombra che permettono di esplorare nuove ipotesi che, pur ripestando i regolamenti, non sono espressamente proibite.

Le soluzioni aerodinamiche innovative dovranno tenere conto di essere un primo passo nella direzione degli obiettivi evidenziati per il 2021, dove avranno peso l’estetica ed una aerodinamica che favorisca i sorpassi per gare piacevoli a cui assistere.

Per quanto riguarda le modifiche relative al campionato 2019
Ala anteriore: si potrà compensare il minor carico modificando la struttura dei profili alari con analisi in CFD e galleria del vento che porteranno a sviluppare la soluzione migliore
L’area attorno alle bandelle è stata semplificata per non produrre aria turbolenta ai lati della vettura, aria che danneggia il comportamento aerodinamico dell’auto inseguitrice in fase di sorpasso. Per tornare alle prestazioni precedenti si dovrà modificare l’ala giocando sui parametri disponibili. Sull’ala anteriore sembra esserci maggiore possibilità di manovra rispetto a quanto si potrà ipotizzare per l’ala posteriore.

Ala posteriore: l’aumento dell’altezza dell’ala posteriore e l’aumento del suo sviluppo hanno l’obiettivo di aumentare la resistenza di scia, concetto assolutamente contrario alla buona prassi aerodinamica. Si vuole stimolare la creatività dei team creando ostacoli artificiali per aumentare la resistenza e diminuire la velocità. La compensazione può essere individuata nella scelta di nuovi profili alari.

Prese d’aria freni: sono state rese meno efficaci. La quantità d’aria di raffreddamento dei freni diventa un dato di partenza. Un maggior quantitativo d’aria potrà essere reperita principalmente dall’ala anteriore

Lunghezza dell’auto: cresce di 125mm, aumentando il momento d’inerzia alla rotazione. Si deve avere attenzione a concentrare, ove possibile, i vari pesi piu’ vicino al baricentro.

Nessuno sa cosa succederà.

Tutti i team si adegueranno. miglioreranno le condizioni tecniche sopratutto di chi ha la possibilità di fare investimenti.

Ci potrà essere una divaricazione ulteriore tra i team storicamente primi e gli inseguitori a meno che il gap venga colmato da iniziative innovative.