custom logo
Ma il bicchiere Ferrari resta mezzo vuotoLeo Turrini - 30 aprile 2023

Rubero’ una frase , rivedendola un po’, al mio idolo d’infanzia.
Neil Armstrong.
È un piccolo passo. Ma siamo ancora lontani (molto lontani) dal grande balzo che l’umanità ferrarista aspetta ormai da anni.
Due pole e un podio (il primo nella stagione) sono il massimo che Carletto Leclerc poteva regalare alla Rossa in quel di Baku. Ci è riuscito perché il ragazzo si sta specializzando nel cavar sangue dalle rape. Auspicare il prolungamento del contratto che lo lega al Cavallino è il minimo sindacale!
Ma Carletto ha ragione. Il bicchiere è mezzo vuoto. Resta in effetti disarmante il divario di prestazione nei confronti della Red Bull. Come già sabato nella Sprint Race, pur partendo davanti a tutti Carletto aveva zero chances di tenersi dietro i Bibitari. Zero. E si è visto.
Mi ripeto per l’ennesima volta. Che a Maranello non siano ancora riusciti a trovare la quadra, con tutte le risorse umane e finanziarie che hanno a disposizione, insomma, è francamente incomprensibile.
Su questo Fred Vasseur, il curato di campagna venuto dalla Francia, sta sicuramente lavorando. Le modifiche all’organigramma sono in corso. Ma non è solo questione di teste: serve, chiaramente, almeno secondo me, un diverso modo di pensare, con una apertura mentale al rischio tecnico, se necessario.
Sainz ha vissuto un week end da comparsa. Russell anche, a parte il giro veloce.
Quanto alla Red Bull, purtroppo corre da sola. Le circostanze hanno penalizzato Verstappen e Perez è stato bravo ad approfittarne. Ma che tra l’olandese e il messicano possa nascere una storia in stile Senna versus Prost in McLaren proprio non lo credo.
Ps. Un pensiero ad Ayrton e a Ratzenberger.