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Leclerc, Re Carlo I del desertoLeo Turrini - 30 marzo 2019

Beh, ero giovane giovane.
Più o meno come Leclerc.
Sullo sfondo, Kate Bush cantava Cime Tempestose.
Lei era molto carina.
Disse: domani è domenica, i miei sono fuori, casa libera tutto il pomeriggio…
Debbo guardare Gilles, risposi.
Non la prese bene, la piccola.
Io non mi sono pentito.
Adesso il problema non si pone più, eh.
E fammeli vedere, Leclerc e Vettel in prima fila.
Credo di averlo raccontato allo sfinimento.
Frega zero di un dualismo Carletto-Seb se in palio c’e il quarto posto.
Sarebbe bellissimo se la battaglia riguardasse il mondiale.
Vorrebbe dire che la fotografia del sabato nel deserto non è un miraggio.
Come sempre, se siete ferraristi dita incrociate e molta, molta prudenza.
Montagne Russe, dicevo ieri.
Montagne Rosse, cioè.
Up and down, come avrebbe voluto la ragazza che ascoltava Cime Tempestose.
Ci vuole pazienza.
Leclerc ha la mia età quando ascoltavo Kate Bush.
Mai nella storia Ferrari un pilota tanto giovane aveva firmato una pole position.
The Chosen One.
Il Prescelto
Binotto ha già parlato con i due ragazzi. Io a Mattia ho detto che nella vita c’e di peggio, ad esempio Lautaro con la Lazio non gioca.
Buona domenica a chi se lo merita.