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Leclerc e l’eredita’ di Schumi e di KR7Leo Turrini - 9 agosto 2019

Terzo giro di risposte, sempre grazie a tutti.

@fedpasky. Io ritengo che Leclerc abbia tutto per diventare un campione. Non esaspererei la portata dei suoi errori, che pure ci sono stati e ancora ci saranno. Il tempo dirà.
@rtilli. Sul licenziamento di Arnoux ho segnalato più e più volte che dipese da vicende extra sportive. C’è anche una questione di privacy da rispettare. Aggiungo solo, dato che non tu ma taluni coltivano curiosità morbose, che non fu un affare di sesso. Mi chiedo poi anche un nome per un eventuale dopo Vettel in Rosso. Dovrei sapere chi è disponibile sul mercato…
@manna. Nella seconda metà del 2009 KR7 sapeva già di dover lasciare posto ad Alonso. Correva dunque solo per se stesso e l’extra motivazione personale si tradusse in risultati speciali, vedi l’impresa di Spa e non solo.
@filippovettel. Accetto l’invito, anche senza titolo.
@angelred. Non avrebbe senso confrontare le telemetrie di Michael e di Mick sull’auto 2004. Il padre tirava per vincere, con quella macchina. Il figlio faceva giusto una esibizione.
@superJAK58. Non commento mai le opinioni dei colleghi, le rispetto come è giusto che sia (e mi tengo le mie, di opinioni). Sulle assunzioni di personale in Ferrari, per fortuna sono tante, a livello tecnico ovviamente la laurea è indispensabile. Si inoltra la domanda e di solito la chiamata per un colloquio, se le referenze universitarie sono positive, arriva sempre. Buona fortuna.
@antonio. Il punto è questo: nel 2020 le regole tecniche non cambiano. Stiamo vedendo l’attuale difficoltà Ferrari, che su talune piste si traduce in distacchi pesanti. Può essere colmato, tale ritardo? Ci spero ma ne dubito.
@carbone. Nel 2018 Arrivabene aveva il contratto in scadenza. Il suo rapporto con Marchionne era sempre stato non semplice, per usare un eufemismo. Ed è vero che l’allora presidente reputava il ruolo del team principal meno importante del ruolo di direttore tecnico (e secondo me si sbagliava, a prescindere dai personaggi coinvolti). Se SM avesse già deciso di rinunciare ad Iron Mauri, onestamente non lo so. Su Domenicali la mia posizione è nota: sarebbe perfetto come presidente Ferrari, come lo fu Montezemolo a fine 1991. E questo si chiama futuro, mica passato. Dopo di che, Stefano in Lamborghini sta benissimo.
@tiziano. La crisi Ferrari ha molti padri e molti perché. Una unica causa scatenante non c’è. Direi che la storia ci ha insegnato che la fine dell’era Todt-Schumi-Brawn non fu gestita con saggezza.
@12347. Binotto deve essere astemio, davanti ad un bicchiere di lambrusco non mi chiederebbe consigli. Che peraltro io non saprei dare, le mie osservazioni vengono dal cuore, su tecnica e metodologie di lavoro ci sono figure ben più adatte della mia, per i suggerimenti di rito.
@askyone. A me non pare che Mercedes si lasci oscurare da Hamilton. Prendi la corsa in Ungheria. Chiaro che quella strategia la puoi improvvisare al volo solo perché hai Lewis al volante ma Lewis la gara la vince così solo perché guida la Freccia d’Argento. A me pare (aggiungo tra parentesi da ferrarista: purtroppo) una combinazione perfetta.
@nigel27. Eh, di grandi sorpassi in pista dovrei dire che ne ho visti molti e invece sono stati dannatamente pochi (quelli con il DRS mi rifiuto di considerarli, eh). Dovendo sceglierne uno, opto per quello che mi fece soffrire di più ma fu bellissimo: Hakkinen su Schumi, Spa 2000, con Zonta tra los cocones…
@wuts21. All’epoca del film in cui Adolfo Celi fa il verso a Ferrari ero troppo piccolo. Decenni dopo mi dissero che al Drake l’opera era piaciuta solo fino ad un certo punto.
@deutescherfahrer. Un nickname più complicato da trascrivere non ce l’avevi, eh? Allora, non c’è dubbio che guidare la Ferrari trasmetta una tensione supplementare. È un onore ma è anche un onere e ormai a parte i gonzi tutti hanno capito che non è un caso se in 40 anni il titolo l’hanno vinto, con la Rossa, solo Schumi e Kimi. Su Montreal, non penso che il Drake si sarebbe ritirato dopo la penalizzazione inflitta a Seb, tutti i presunti addii in polemica da parte del Vecchio sono leggende metropolitane, difendeva i suoi interessi ma la Ferrari ha sempre gareggiato, tolte rarissime eccezioni. Infine, sulla reazione dei drivers a incidenti gravi banalmente ritengo sia questione di DNA, se fai il pilota il tuo rapporto con la paura è diverso da quello di noi comuni mortali.
@trainito. Ovviamente Marchionne non faceva lui la macchina ma la repentina scomparsa del presidente ha sottratto al reparto corse un sicuro punto di riferimento è questo non ha giovato.
@gil. A me risulta che la Ferrari la sua opinione su Pirelli e altro la abbia sempre esposta, nelle opportune sedi. Poi se uno crede che Pirelli voglia far vincere Mercedes, boh, per carità, ne prende atto ma aspetto sempre che qualcuno mi spieghi perché, al di là delle battute.
@ruberekus. Eh, il secondo ventunennio, come dici tu, è in corso da tempo. Io spero il digiuno finisca nel 2020 ma non ci credo. 2021?
@rossoventisette. Dipendesse da me, ripeto, Stefano Dimenicali diventerebbe presidente della Ferrari…ieri mattina.
@pino pilotino. Certamente la mancanza di stabilità non giova, in qualunque struttura. Ma se non vinci per anni, in Ferrari come altrove, diventa difficile privilegiare la pazienza. Ci vorrebbe una leadership consapevole di avere intrapreso la strada giusta, organizzativamente è tecnicamente parlando. A Maranello non sempre c’è stata.
@luca il generale. No, secondo me la F1 degli sviluppi liberi, fornitori concorrenti di gomme eccetera non la vedremo più.
@adrianov. Sassi fu vittima delle ire di Marchionne che agi’ sulla base di informazioni che qualcuno aveva fatto avere al presidente.
@henry. Ti sbagli. La Ferrari non è immobile. Si è mossa in direzione sbagliata. E penso sia peggio.
@weih. Irvine veniva a mangiare a casa mia. Ti assicuro che non ha mai pensato che al Ring si persero la gomma apposta per negargli il mondiale. Anche perché Todt gli fece regalare le vittorie di Hockenheim e Malesia. Ma vallo a spiegare ai conplottisti…
@maniscalchi. Non credo (e se mi leggi lo sai) che i piloti siano un problema, per la Ferrari. Raikkonen guida sempre benissimo e con la SF90 avrebbe fatto cose buone ma la sostanza, per la Scuderia, non sarebbe cambiata.
@pierosf90. Spero di avere compreso la domanda. Se dovessi scegliere un già campione del mondo e un emergente, punterei su Vettel e Leclerc. Se invece intendi Due alternative per entrambi i ruoli, allora Hamilton e Norris.
@viandante bulgaro. Certamente la Formula Uno ha un problema di appeal ma non solo sul pubblico più giovane. Ha norme troppo astruse e bizantine e spesso offre uno spettacolo modesto (ma sta accadendo anche in MotoGP). C’è un grosso lavoro da fare, gli ultimi dieci anni di gestione Ecclestone sono stati imbarazzanti. Vedremo cosa ci riserva il futuro.
@simo. Vettel per me è un grande. Dovesse smettere o andarsene, non sarebbe facile individuare una alternativa. Avendo la Ferrari il promettente Leclerc in casa, non andrei a cercare un top per l’eredità di Seb. Ps. Grazie per il ricordo di Gialli di Notte, mi divertivo come un pazzo in quella osteria televisiva!