custom logo
La Ferrari ha ragione, la Mercedes ha tortoLeo Turrini - 18 luglio 2022

Della Francia e dei track limits che pare ci aspettino parleremo poi.
Subito sul preteso cambio di regole tecniche per il 2023.
Dico 2023 perché le modifiche immediate (cioè da Spa) a detta dei più non incideranno drasticamente sulle prestazioni delle monoposto 2022 (ma vedremo, il Diavolo si annida sempre nei dettagli).
In breve.
La Ferrari ha ragione.
La Mercedes ha torto.
La Fia può imporre la “revisione” invocando l’elemento sicurezza. Ma è ben strano che, sul concetto appunto di “sicurezza”, più della metà dei team iscritti al campionato non condividano l’interpretazione federale.
È quindi comprensibile il timore che si tratti di una forzatura pro domo…Toto (senza accento).
La Ferrari, non da sola, sta notoriamente contestando la curiosa pretesa di togliere di mezzo il “saltellamento” perché, ohibò, troppo pericoloso. E il tutto viene (verrebbe) deciso a progetti 2023 in stadio già avanzato.
Dirlo prima no? Il porpoising o come cappero si scrive non era già evidente in gara uno? Si è aspettato (se c’era un rischio grave e immediato) perché qualcuno pensava (e diceva) che avrebbe sistemato tutto tempo due o tre gare?
Concludo. Che Maranello possa vincere questa partita è altro discorso: diventa, al solito, una questione di peso politico e non voglio annoiare nessuno con la storia degli ultimi facciamo quindici anni, anche perché poi salta fuori qualche citrullo che spiega lui a me cosa è successo dal 2008 in poi e per carità.
Mi limito a dire che la Ferrari (con altre cinque scuderie) ci sta provando, a far valere le sue ragioni.