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La Ferrari ha messo a dieta la power unitLeo Turrini - 22 gennaio 2018

Ringrazio quanti hanno partecipato alla scelta del nome della nuova Rossa.
Le vostre indicazioni per la sigla (talune, onestamente, financo geniali e mi compiaccio con me stesso per l’uso del termine financo) saranno girate a chi di dovere.
E adesso, proprio a proposito della Ferrari 2018, alcune informazioni.
Con una premessa: la teoria è una bella cosa, dopo di che viene la pratica.
A Maranello, per fortuna, lo sanno.
Allora…
1) È stato fatto un grosso sforzo per mettere a dieta la power unit. Per alleggerirla. Uno dei vantaggi Mercedes viene infatti dal minor peso del “pacco” complessivo: motore endo termico, batterie, ect.
2) Sulla carta l’operazione è riuscita.
3) Al banco si sono “visti” anche i mille (1000) cavalli, come punta massima di potenza.
4) La Mercedes a quota mille già ci stava.
5) Questa soluzione (dieta e altro) era quella che in Ferrari pensavano già di avere a disposizione alla fine della estate scorsa. Invece non era vero, come dolorosamente constatato nel momento decisivo della stagione.
6) A livello aerodinamico, i dati della galleria segnalano uno step importante ma anche qui prendere il tutto con pinze, molle e tenaglie.
7) S’intende che solo dai primi test di Barcellona sarà possibile comprendere se la correlazione tra teoria e pratica troverà positiva conferma. Per ora, siamo solo alle ipotesi.
Buone per sognare, magari.