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Il grido di dolore di un ferraristaLeo Turrini - 13 maggio 2019

Grazie per le sollecitazioni.

Come promesso, risponderò a tutti. Per argomenti separati. Ognuno si riconoscerà nei temi sollevati. Non posso citare i singoli: siete così tanti!!!

Leggendovi, mi sono imbattuto nell’intervento di un amico carissimo e mai perduto, per fortuna.

Otelma fondo’ insieme a me questo Clog. Assieme abbiamo vissuto emozioni in Rosso meravigliose.

Ho deciso di ospitare qui il suo sfogo, come prologo alle mie repliche.

Grazie a lui e a tutti.

OTELMA SCRIPSIT

Buonasera a tutti.
Sono un vecchio avventore di questo ameno luogo, anzi, il padrone di casa ama definirmi il co-fondatore di questo blog. Molti di voi non mi conoscono, e non si perdono niente, ma visto il grido di dolore del mio amico Leo, ho sentito il bisogno di uscire dal mio eremo ove mi sono volontariamente rinchiuso per dire la mia, sperando di dare al buon Maestro Turrini un sollievo. Anche se… non credo proprio che quel che ho da dire possa essere di sollievo ad un tifoso Ferrari. Ma tant’è, questo è il mio pensiero, niente di più, e sono ben lontano dal considerarlo la verità assoluta. Partiamo? Pronti, via! La prima cosa, che viene spontanea da dire è: alla Ferrari manca UN PADRONE, un (vero) CAPO, un punto di riferimento. Manca, non c’è. A chi riferirà stasera il buon Binotto? A se stesso? a Elkann? A Camilleri? (ma poi, chi è sto Camilleri?). La verità è che.. non c’è nessuno. E con questo abbiamo già capito tutto. Il problema è che la macchina ha delle lacune tecniche, delle quali da 6 anni ( DICONSI: SEI ANNI) non ci si arriva a capo. Ora la mia domanda è: possibile? Cioè, siete la Ferrari e in 6 anni non siete ancora riusciti a risolvere due problemi? Perchè quello è, i problemi sono fondamentalmente due: La PU, che deve avere potenza (e li quasi ci siamo) e la capacità di fare lavorare bene le gomme. Ecco, il problema che si trascinano ormai da anni, è sta benedetta “finestra” di utilizzo delle gomme. Ora io la domanda retorica che mi pongo è sempre la stessa: ma insomma, sei la Ferrari, hai tuttel le possibilità del mondo, l’esperienza, le capacità tecniche e….. E?? E siamo sempre li, la macchina adesso sappiamo che ha sottosterzo nelle curve lente. Bene, bravi, bis. E’ sbagliata completamente la macchina? Boh, io non sono un ingegnere, faccio tutt’altro nella vita, eppure le mie reminescenze di pilotino della domenica di kart mi suggeriscono che è un problema di 1) assetto oppure 2) sospensioni. Certo, se si trattasse di dover rifare le sospensioni anteriori e/o posteriori non sarebbe una passeggiata, ma non ci vedo davvero niente di così infattibile. Lo dico per la terza volta? Insomma, sei la Ferrari, la Ferrari ca**o!! Se non riesci a far lavorare bene le gomme, ti metti lì e cerchi il modo di farlo. Io non ho idea di cosa bisogna fare, ma mi piace credere che qualcuno che guadagna centinaia di migliaia di euro a Maranello e che abbia in tasca una laurea in ingegneria, un idea ce l’abbia. E se non ce l’ha, sarebbe il caso che se la facesse venire. Ma, come nel gioco dell’oca, tornate all’inizio di questo commento e… lì c’è la risposta. Quindi, caro Leo, armiamoci di santa pazienza e prepariamoci ad assistere a una lunga sequela di doppiette argentee fino alla fine del campionato. Alè. P.S.: se tu volessi caldeggiare la mia candidatura a responsabile della GeS, sappi che sono disponibile, naturalmente dietro CONGRUO compenso. Tutto sommato non sono più matto di Iron Mauri. Saluti a tutti e scusate la lunghezza (come se qualcuno avesse il coraggio di leggere tutto)