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Hamilton versus Schumi…Leo Turrini - 16 settembre 2020

Tra poco, 91 pari.

Presto, 7 a 7.

Poiche’ il presente Rosso non esiste, qui si ragiona sul duo Hamilton-Schumi.

La parola al co fondatore di questo Clog, il glorioso Otelma, irriducibile fan di Michael.

OTELMA SCRIPSIT.

E venne il giorno.
Ebbene si. Ci siamo. Quasi. Ormai siamo agli sgoccioli, e gli ultimi due record di quello che io (IO) considero il più grande di sempre, saranno superati da Hamilton. Mi è stato chiesto un commento a questo fatto, e devo dire che chiedere questo a ME, uno dei più innamorati tifosi di Schumacher, denota una smodata dose di sadismo da parte del padrone di casa. Ma vabbè. Sappiamo ormai da anni che si trattava solo di aspettare il tempo necessario e poco più, visto che qualche imprevisto nelle corse può sempre succedere (vedi ad esempio Monza 2020). Diciamo che per sapere quando sarebbe successo bastava contare i GP che mancavano al raggiungimento delle 91 vittorie e allungare appena di qualche numero, visto che praticamente il buon Luigino corre senza avversari credibili dal 2016, da quando non ha più avuto nemmeno un compagno degno di dargli almeno fastidio. Non che manchino i piloti che potrebbero almeno fargli venire qualche pensiero, quelli ci sono: penso a Verstappen, a Ricciardo, a Leclerc… Il problema è che corrono praticamente in una categoria inferiore. Sia ben chiaro, questo nulla toglie al talento immenso e ai legittimi meriti di Hamilton, ci mancherebbe. Semmai potremmo parlare di demeriti altrui, intesi come squadre, che non hanno saputo interrompere il più schiacciante dominio di una scuderia dell’intera storia della F1. Ma vabbè. Insomma, che dire? In Ferrari, Michael ha perso tre titoli all’ultima gara, calcolando il 2006. Due li ha vinti all’ultimo tuffo.

Hamilton, a parte la sconfitta contro Rosberg patita nel 2016, che pure nel giudizio dovrebbe contare, ha di sicuro incontrato difficoltà molto, molto inferiori!

Okay, okay. Questo triste momento, purtroppo, ahinoi, è arrivato. Noi irriducibili tifosi del tedesco non pensavamo fosse possibile… Dopotutto, 91 vittorie sono davvero tante e addirittura 7 titoli mondiali sembrava un record destinato a durare all’infinito, visto e considerato quanto era durato il record dei 5 titoli di Fangio. E invece… E invece, non avevamo fatto i conti con la vita e lo sport, che proverbialmente sono imprevedibili. Beh certo non ci aspettavamo succedesse così presto, nessuno poteva prevedere tutto quello che è capitato, il numero delle gare per campionato aumentato così tanto, e soprattutto il dominio incontrastato di una scuderia con una supremazia così schiacciante e così duraturo nel tempo. Perché si, nessuno sano di mente può permettersi di dubitare delle doti di Hamilton, ma parimenti chiunque segua la F1 da almeno qualche decennio e abbia sufficiente spirito critico non può non annotare, nell’analizzare i numeri, le differenze che ci sono state nel raggiungere tali numeri. A me, quando penso alle ultime 7 stagioni di Hamilton, viene in mente la stagione 2004 di Schumacher. Ecco, diciamo che se Schumi avesse avuto le medesime condizioni del 2004 per 7 anni… Beh ecco probabilmente i suoi record sarebbero rimasti imbattuti per più tempo. Ecco perché ha ragione chi sostiene che piloti di ere diverse non devono mai essere paragonati! LO stesso Schumacher lo ha sempre sostenuto questa tesi, proprio argomentando che le condizioni cambiano negli anni. Io ad esempio per motivi anagrafici non ho mai visto correre Jim Clark, ma chi ha vissuto quel periodo ne ha sempre parlato come il più grande di sempre. Bene, detto questo, a noi ultra tifosi del nostro adorato tedesco non resta che rassegnarci al crollo degli ultimi baluardi del nostro beniamino, rosicando a dovere. Spero solo che il mitico Lewis passi alla storia senza esagerare nell’enfasi. Anche se, conoscendo il personaggio ci credo davvero poco.
Saluti a tutti i cloggari!!