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Ferrari, così è deprimenteLeo Turrini - 7 maggio 2023

Non dirò che sono già stato qui. Tanto non servirebbe, se non a farmi ricordare una lontana giovinezza.
Questa Ferrari, la Ferrari di Miami, è deprimente.
Giuro che ho avvertito un malessere fisico vedendo Leclerc per quasi tutta la gara a duello con la Haas di Magnussen. Ma anche no, dai.
E quando Sainz ha beccato la penalizzazione per eccesso di velocità in corsia box, beh, ho immaginato sfogasse così la frustrazione per essere troppo lento in pista.
È evidente (eufemismo) che per ora i mirabolanti “aggiornamenti “ proprio non funzionano. In Florida la Rossa era la quarta forza, dietro anche ad Aston Martin e Mercedes.
Considerate le aspettative invernali, il bilancio è penoso. Penoso.
Non credo abbia senso inveire: le cose, anche durissime, possono essere espresse ovviamente con pacatezza. Il mio disagio è figlio del disincanto: se stai in mezzo alla tempesta, almeno devi avere una rotta.
Ma qui ho l’impressione si sia rotta pure la bussola!
Io non pretendo una Ferrari che sta davanti a Red Bull. So che è impossibile. Ma che non stia dietro ad Aston Martin e Mercedes magari si’.
Di Verstappen dirò semplicemente che ha in mano un missile ma lui lo guida da Fenomeno. Mi dispiace per gli odiatori, ma Max appartiene alla filiera Senna/Schumi/Hamilton.
Ps. Un pensiero a Gilles. Quando c’era lui, riuscivo almeno a non deprimermi. Perché mi faceva sognare.