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E Vasseur promette un regalo. A PasquaLeo Turrini - 16 dicembre 2023

Meglio in t shirt che in mutande.
Questo ho pensato vedendo Fred Vasseur a tavola per il pranzo di Natale con maglietta a maniche corte.
Poi raccontano che il cambiamento climatico non esiste.
Il curato di campagna francese ha detto quello che poteva dire. Come illustri predecessori non si è sottratto a talune inevitabili supercazzole con scappellamento a destra. Ma alla mia età e con la faccia da Jack Nicholson che mi ritrovo, insomma, mica ho il diritto di proclamarmi stupito.
Unica news: la Rossa sarà svelata al mondo il 13 febbraio. Dico subito la verità: difficilmente vincerà il mondiale, troppo netto il vantaggio attuale di Red Bull. Ma ha ragione il mio amico Piero Ferrari: “Fred Vasseur ha un pregio in più: non racconta bugie”.
Quella che segue è appunto la verità “natalizia” del capo francese del reparto corse del Cavallino. Sobriamente onesta, introdotta da Roberto Boccafogli con un commosso ricordo di Alberto Antonini, che della Scuderia fu addetto stampa tra il 2015 e il 2019 (tra parentesi: non è che se una cosa non appare sul web o sui social non è accaduta, prima vi svegliate da questa narcosi psichedelica meglio sarà per voi tutti, eh. C’è un mondo, extra Rete. Per giunta, vi informo che è vero, non virtuale. Chiusa parentesi).
“NO CONTRATTI”. Partiamo dalle prospettive future dei due Carli, al secolo Leclerc e Sainz. Ha detto Vasseur, come ricordato clamorosamente in maglietta maniche corte a dispetto delle temperature emiliane: “”Entrambi hanno un accordo con fino alla fine 2024 e quindi c’è ancora qualche mese di tempo. Io avevo deto circa un anno fa che volevo prendere una decisione prima della fine del 2023, ma devo ammettere che l’ultima parte di stagione è stata un po’ un caos per tutti, eravamo sempre in giro e abbiamo iniziato le discussioni un po’ in ritardo rispetto alle previsioni, però non c’è problema. Charles e Carlos vanno d’accordo, l’unica vittoria, quella di Singapore, è stata figlia della loro collaborazione. Non c’è un numero uno e un numero due, continueremo a trattarli alla pari…”.
ACQUISTI. “In verità già abbiamo cambiato alcune persone. Ma è una questione di gruppo e io sono fiero della reazione del team durante la stagione, dai meccanici ai piloti. Abbiamo avuto un 6 mesi molto duri fino a Monza ma abbiamo lavorato bene come team. C’è bisogno di alcuni cambi individuali e li stiamo facendo, in questo processo stiamo reclutando gente in gamba ma sapete che ci sono lunghi tempi d’attesa. Devi prima identificare il problema, poi cercare una persona e poi questa arriva dopo 12 mesi e lavorerà sulla vettura del prossimo anno. Quindi quando prendi nuovo personale a volte gli effetti si vedono dopo 2 o 3 anni…”
ELKANN. “Con il presidente e con l’amministratore delegato Vigna abbiamo conversazioni quotidiane. Nessuno è felice dell’inizio della stagione 2023, troppi problemi anche a livello di affidabilità e di perfomance, ma penso sia stata positiva la reazione della squadra, alla fine siamo riusciti a fare 5 pole in 8 gare, talvolta abbiamo anche lottato con Verstappen…”
SUPER MAX. “L’olandese un giorno in Ferrari? Penso che tutti sarebbero felici un giorno di avere Max in squadra ma lui è della Red Bull ed è difficile dissociare il suo talento dell’auto che guida. In realtà noi dobbiamo concentrarci su noi stessi. Pensare ad altro è uno spreco di energia. Vale anche per le chiacchiere su Hamilton.
Sì, io parlo con Lewis ogni settimana o mesi da 20 anni. Siamo sempre in contatto, non posso dire di non averci parlato, però se lui firmasse un contratto per ogni volta che ci parliamo, mi costerebbe una fortuna!”
LA FIA. “Di cose da discutere ne abbiamo, dal tombino di Las Vegas alle assurdità dei track limits non verificabili. Aggiungo che al momento io non vedo le condizioni per aprire le porte della F1 ad un undicesimo team. Quanto alla storia dei coniugi Wolff, di sicuro non è stata gestita bene dalla Fia”.
AUTO 2024. “Non prometto nulla. Dobbiamo concentrarci sul fare il meglio possibile ed il regalo per i tifosi non sarà a Natale, ma cercare di fare il massimo possibile da Marzo in poi. A Natale si possono solo fare promesse e non voglio farne, vedremo se ci sarà un regalo di Pasqua! È sempre una questione di decimi di secondo. Dobbiamo sicuramente fare un passo in avanti e non sottovaluto la difficoltà. Rivoluzione?Noi ci concentriamo su noi stessi e stiamo facendo buoni progressi, ma sarà poi il confronto con gli altri a farti capire a che livello sei. I piloti sono pienamente coinvolti nello sviluppo della vettura e penso che siamo sulla strada giusta, ma non so come andranno gli altri. Lo vedremo in Bahrain…”
Nel frattempo, regalate una giacca a quest’uomo. A Natale a Maranello fa freddino.
Auguri, Fred (ne abbiamo tutti bisogno).