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E se NON fosse Leclerc il problema di Vettel?Leo Turrini - 15 luglio 2019
  1. Torno sull’argomento del giorno (e del mese e dell’anno, temo).

Trovo originale l’opinione in merito del mio amico Gigi Mazzola.

Ospito di seguito l’intervista che è in uscita sui miei giornali (Carlino/Nazione/Giorno).

Solita avvertenza: il taglio di scrittura è diverso, essendo teoricamente rivolto ad una potenziale platea di un m
“Io non credo che il problema di Vettel sia Leclerc. Fermo restando che Charles è l’unica luce nel buio Ferrari…”
Luigi Mazzola ha diretto la squadra test del Cavallino durante l’epoca aurea di Schumi. Oggi si occupa di performance aziendali. È fuori dalla Formula Uno, ma se ne intende. Parecchio.
“Escludo che Seb sia un pilota al capolinea -spiega l’ingegnere ferrarese- Si sta scontrando con una realtà difficile, questo sì”.
E il paragone con Leclerc non aiuta.
“Il ragazzo ha il talento del predestinato. Ci sta che il tedesco viva con sofferenza la crescita esponenziale del compagno più giovane, ma questo fa parte della carriera di ogni pilota”.
Ma può essere l’effetto Leclerc l’origine del disagio di un quattro volte campione del mondo?
“Ovviamente no. C’è dell’altro”.
Cosa?
“La macchina”.
Ma quella di Carletto è uguale!
“Certo, ma adesso mi spiego. È evidente che le caratteristiche tecniche della SF90 non si adattano allo stile di guida di Vettel”.
Tradotto?
“La vettura è instabile, domarla non è semplice. Seb ha una sensibilità diversa da quella di Leclerc. Aggiungo un’altra cosa, se posso”.
Prego.
“Già quando aveva accanto Raikkonen talvolta il tedesco faticava più di Kimi a capire la macchina. Non c’è nulla di strano, sono dinamiche che fanno parte della carriera di un driver. E poi non dimentichiamo il dato fondamentale”.
La schiacciante supremazia Mercedes.
“Esatto. Il giro veloce di Hamilton fatto domenica alla fine è stato scioccante. In Ferrari hanno tanto da lavorare e debbono essere sicuri di seguire l’indirizzo tecnico giusto”.
E qui Vettel non c’entra.
“Nemmeno Leclerc, che per fortuna regale qualche emozione a noi ferraristi depressi”.
Ingegnere, l’ultima cosa: lei Vettel lo terrebbe in Rosso nel futuro a medio termine?
“Sicuramente si “.