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Bottas, il flop Ferrari e i fatti cocciutiLeo Turrini - 11 maggio 2019

Meno nove.
Uno degli amici più cari della mia sgangherata esistenza si chiamava Edmondo Berselli.
È andato via troppo presto, nove anni fa.
Fu lui a definirmi, in un libro fortunatissimo, “il più grande narratore orale italiano”.
Suppongo volesse limitarsi a spiegare che a scrivere ero e sono meno bravo.
Diceva Edmondo, parlando non di automobilismo (ma era un grande ferrarista anche lui): i fatti sono cocciuti.
Esatto.
I fatti sono cocciuti.
Cinque Gran Premi.
Piste diverse.
Stesso esito.
Barcellona era/è la cartina di tornasole.
Fin qui, delusione totale.
La Ferrari porta aggiornamenti aerodinamici, anticipa l’introduzione di nuova versione motore e lo stoico Vettel becca otto decimi (da Bottas, cui debbo l’imminente accelerazione delle mie pratiche di ritiro).
I fatti sono cocciuti.
Per inciso.
Parlo di stoico Vettel perché, lo scrivo da convinto sostenitore di Leclerc!, su cinque qualifiche stiamo 4-1 per Seb e figuriamoci cosa sarebbe stato detto se gli episodi negativi in qualifica tra Baku e Spagna avessero coinvolto il tedesco.
I fatti sono cocciuti.
I fatti dicono che nell’arco di una intera generazione, quindici anni, tra il 1997 e il 2012, la Ferrari ha vinto 8 titoli costruttori, 6 piloti e ne ha persi sette (tre con Schumi, uno con Irvine, uno con Massa, due con Alonso) all’ultima gara.
1997, 1998, 1999, 2006 (così fu per la matematica), 2008, 2010, 2012.
I fatti sono cocciuti.
In quel lungo lasso di tempo, a nessuno, salvo i maniaci delle cospirazioni, veniva in mente di sostenere che la Ferrari era egemone per volontà di poteri oscuri.
Io penso ancora e sempre che con la realtà ci si debba confrontare, senza inutili esorcismi.
È una realtà che non mi piace, che mi ostino a sperare possa essere cambiata in pista, ma fin quando continuerò a sentir dire che è colpa della Fia, è colpa della Pirelli, è colpa di Vettel che è bollito, è colpa del mio amico Vanzini, eccetera, mi dispiace, ma i fatti sono cocciuti, i risultati anche e preferisco la solitudine al coro di chi rifiuta la verità.
Qualcuno è più bravo della Ferrari.
I fatti sono cocciuti.
Io anche.
Dopo di che, i punti si fanno alla domenica.
Meno nove.
Ps. Robin Raikkonen sta crescendo bene.