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Binotto non firma per il secondo posto a SakhirLeo Turrini - 15 marzo 2022

La cosa che più mi ha colpito della video conferenza di Mattia Binotto è quella che trovate in cima al mio articolo che oggi, mercoledì, appare su Carlino/Nazione/Giorno e che pubblico qui sotto.
Bin8 a Sakhir non firma per il secondo posto?!?
Poi segnalo l’insistenza del capo del reparto corse sulla necessità di un rigoroso controllo del rispetto del budget cap.
Qui gatta ci cova, eh (altro che specchietti retrovisori).
Infine, è interessante la convinzione di aver raggiunto Honda e Mercedes a livello di power unit.
Buona lettura.
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“Per il primo Gran Premio della stagione, domenica prossima in Bahrain, non firmo per il secondo posto…”
Ipse dixit. Dunque, delle due l’una. O Mattia Binotto è impazzito, visto che la Ferrari non vince una corsa dal settembre del 2019. Oppure il capo del reparto corse del Cavallino sa qualcosa di più di noi comuni mortali.
“Per spiegarmi meglio -aggiunge l’ingegnere reggiano- credo di poter dire che a Sakhir almeno tre scuderie saranno molto vicine in termini di prestazioni. Mi stupirei se fra noi, Mercedes e Red Bull ci fossero differenze superiori ai due-tre decimi”.
Si può sognare in grande, allora?
“Noi abbiamo un progetto sano. I test hanno confermato le indicazioni che avevamo raccolto al simulatore e in galleria del vento. Ma qui mi fermo”.
Andiamo pure avanti, invece.
“Non penso che una gara, nel bene o nel male, sarà sufficiente per emettere sentenze. Con le nuove regole tecniche, sarà determinante la capacità di sviluppare la macchina. E qui entra in ballo un altro fattore”.
Sentiamo.
“Il budget cap, il tetto alle spese introdotto dalla federazione internazionale. Mi auguro venga fatto rispettare scrupolosamente da chi ha il compito di farlo. È un concetto cui tengo molto@.
In effetti si sente già parlare di ricorsi contro questa o quella macchina…
“Io non mi aspetto reclami. È una bella cosa che i progettisti si siano sbizzarriti nell’interpretare le nuove norme. Le macchine in pista almeno all’inizio saranno molto diverse tra loro, questa è una piacevole sorpresa. E come Ferrari non abbiamo mai accusato la Mercedes di essere illegale, abbiamo dubbi solo sui loro specchietti retrovisori. La cosa fondamentale, ripeto, è che il budget cap venga rispettato. Da tutti”.
In F1 cambia anche l’arbitro, dopo i fatti di Abu Dhabi l’australiano Masi è stato silurato per compiacere Hamilton e Mercedes…
“Alla Formula Uno servono sempre persone competenti. La Fia ha cambiato anche presidente, come Ferrari ci aspettiamo che il valore del Motor sport sia tutelato”.
Come motore siete a posto?
“Nel 2021 mediamente eravamo sotto di venti, venticinque cavalli rispetto a Mercedes e Honda. Per quanto visto nei test, pensiamo di avere colmato il gap”.
E come la mettiamo con le monoposto che…saltellano sull’asfalto manco fossero canguri?
“La mettiamo che per il Bahrain con l’assetto dovremmo essere a posto. Poi c’è un problema di carattere generale che riguarda tutti, si sta studiando una soluzione condivisa per irrigidire il posteriore delle vetture, per rendere meno dura la vita ai piloti”.
Saranno contenti Leclerc e Sainz.
“Abbiamo fiducia nei nostri piloti. Così come non ho mai dubitato della nostra squadra, del gruppo. Ci siamo preparati bene, ecco”.
Quindi domenica a Sakhir…
“Non accetto il secondo posto a scatola chiusa, fermo restando che non sarà una gara a garantire l’intera verità. Non siamo noi i favoriti, non possiamo esserlo. Ma siamo pronti…”
Buon viaggio, allora.