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Binotto, la Ferrari reggiana e il potere di Todt jrLeo Turrini - 21 gennaio 2020
  1. La Ferrari che sceglie Reggio Emilia e il teatro Valli (bellissimo) per la vetrina della nuova vettura il giorno 11 febbraio fa…incazzare i modenesi per rivalità remotissime ma il Mito appartiene ovunque a chiunque lo porti nel cuore. E poi Reggio è la città del Tricolore ed è anche la città di Mattia Binotto e qui escludo che Maurizio Arrivabene possa aver mai pensato di presentare la Rossa nella sua Brescia, ehm ehm.
    Mi erano rimaste in sospeso alcune delle vostre domande. Sotto le risposte. Spero di non aver dimenticato nessuno.
    Ancora grazie a tutti.
    @undead. Se Verstappen con la sua teoria sui bari ci resterei male e comunque quando si lancia una accusa bisogna anche portare le prove.
    @ maipora. Mi chiedi se Hamilton servirebbe alla Ferrari. Un grande campione fa sempre comodo. Ma bisogna intendersi: Prost era un grandissimo e con la Rossa non vinse il titolo. Mansell, idem. Il driver, da solo, non ha mai fatto miracoli.
    @cesko. Mi ripeto senza problemi: non c’è alcun giallo dietro L’avvicendamento tra Arrivabene e Binotto. Le loro idee non erano compatibili, punto.
    @mansell82. La Ferrari deve migliorare sicuramente l’efficienza aerodinamica o come diavolo vogliamo chiamarla. Poi serve una organizzazione più incisiva e ci vuole anche una affidabilità a prova di bomba.
    @danieleF1 una Formula elettrica c’è già, a molti non piace, io la seguo senza troppa passione ma condivido l’idea che il futuro dell’automobile sia necessariamente eco compatibile. Sono meno persuaso (e anche questo l’ho scritto non di rado) che le competizioni automobilistiche (altra cosa!) debbano convertirsi in esclusiva alle emissioni zero. Ma il tempo dirà, l’evoluzione tecnologica è rapidissima e non bisogna averne paura ne’ mettere la testa nella sabbia come gli struzzi.
    @sebvettel5forever. Quello che so sulla salute di Schumi me lo tengo per me, se e quando riterrà di farlo sarà la famiglia a comunicare.
    Di Nicolas Todt posso dirti che l’ho incontrato per la prima volta quando era un monello. Sicuramente sa fare il suo mestiere e del resto in famiglia ha un punto di riferimento eccezionale, suo padre. Io auguro a Junior di essere meno arrogante di Senior ma altrettanto vincente come manager, sarebbe una buona cosa per la mia Ferrari. Poi è normale che Nicolas a Maranello voglia tutelare gli interessi di Leclerc ma questo rientra nell’ambito dei suoi doveri professionali. Per capirci: dovesse Leclerc essere sempre più veloce di Vettel, non sarebbe certo merito del suo procuratore.