Bonomi: "Covid, i sindacati hanno fatto un grande errore". Poi critica il ministro Orlando

Duro intervento del presidente di Confindustria al Meeting di Rimini

Il presidente di Confindustria Carlo Bonomi (Imagoeconomica"

Il presidente di Confindustria Carlo Bonomi (Imagoeconomica"

Rimini, 21 agosto 2021 - Un attacco ai sindacati e al ministro del Lavoro, Andrea Orlando. Arriva dal presidente di Confindustria, Carlo Bonomi che oggi ha parlato al Meeting di Cl a Rimini esprimendo il timore che in autunno l'azione riformatrice del governo "venga fermata da una maggioranza eterogenea e non ce lo possiamo permettere". Il numero uno di Confindustria ha rilanciato sulla necessità di "pagare di più e meglio giovani e donne" e sulle morti sul lavoro ha proposto di istituire "in ogni azienda delle commissioni paritetiche sui temi della sicurezza" con la partecipazione dei dipendenti.

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I sindacati

Il leader degli industriali dice: "Sono rimasto colpito di fronte alla possibilità di sedersi a un tavolo e dare una via al Paese" e non averlo fatto, alla possibilità di "rispondere alle due grandi incognite: la salute e le riforme. Abbiamo fallito e mi ci metto anche io anche ma i sindacati hanno fatto un grande errore. Potevamo costruire quello che i nostri padri hanno fatto con la polio, non abbiamo tempo da perdere".

Poi, sempre rimandando la palla nella metà campo dei sindacati, ha aggiunto in particolare sul tema del lavoro nelle aziende (leggi possibilità di introdurre il Green pass): "Il sindacato sta facendo un errore, dobbiamo aggiornare i protocolli di sicurezza. Noi dobbiamo dare risposte a chi lavora nelle aziende. Non si può invocare una legge. Non abbiamo tempo da perdere. Dobbiamo sederci al tavolo e trovare soluzioni, il tempo ci gioca contro''.

Orlando

"L'industria manifatturiera ha tenuto insieme il Paese. Tutti pensavano ad un crollo e invece ha retto. Quindi  ci vorrebbe un'attenzione verso questo asset importante e quindi lo dovrei proteggere e in questo Paese non avviene. Il ministro Orlando, insieme al sottosegretario Todde, pensa di colpire con un decreto le imprese sull'onda dell'emotività di due o tre casi che hanno ben altre origini e su cui dobbiamo intervenire. Loro, che hanno delle idee, a morire se ci hanno contattato per confrontarsi". Queste le parole di Bonomi.