Roma, 20 dicembre 2012 - È l’ultimo treno in partenza prima dello scioglimento delle Camere e della lunga corsa verso le urne. E ieri, con l’approvazione in Commissione Bilancio a palazzo Madama del ddl stabilità, il clima da ultima spiaggia si è respirato alla grande. Il testo, in zona Cesarini, è stato rimpolpato da un maxiemendamento nel quale è entrato di tutto: dalle università ai pneumatici da neve, passando per le sale poker e una serie di microstanziamenti. In serata il governo ha posto la questione di fiducia, che dovrebbe essere votata stamani.
Le norme che hanno sollevato le polemiche maggiori, in questo marasma, sono due. La prima riguarda la possibilità di aprire mille sale da poker attraverso una serie di gare, in controtendenza rispetto agli ultimi provvedimenti approvati dal Governo. Insomma, le lobby evocate dal ministro della Salute Renato Balduzzi sembrano aver vinto sul filo di lana. L’altro pezzo forte riguarda le università, per le quali l’esecutivo, dopo molte trattative, ha trovato appena 100 milioni di euro. Secondo il ministro Francesco Profumo ne servivano almeno 400 per evitare il default di buona parte dei nostri Atenei.
Per il resto, è sembrato di essere tornati indietro nel tempo, alle vecchie Finanziarie, con una pioggia di piccole norme che hanno il sapore di una legge mancia. Qualche esempio può rendere l’idea. Per i malati di sclerosi laterale amiotrofica sono stati stanziati 115 milioni di euro. Le famiglie delle vittime del disastro aereo di Monte Serra che «non hanno percepito somme a titoli di risarcimento del danno», saranno risarcite, dopo oltre 30 anni, con la somma di 118mila euro. Qualcosa viene dato alla pesca: vengono destinati 30 milioni di euro nel 2013 per la cassa integrazione e 400mila euro per il finanziamento delle convenzioni per lo sviluppo della filiera ittica.
Qualcosa va a Bruxelles: 1,5 milioni sono accantonati per la presidenza di turno dell’Ue nel 2014. In aggiunta, sono sospesi i termini di pagamento delle cartelle esattoriali del comune di Marsciano, colpito dal terremoto nel 2009. Aumentano i fondi per le assunzioni di personale del comparto sicurezza, che salgono di 200 milioni di euro fino al 2014. L’editoria incassa 40 milioni di euro nel 2013. E il settore dell’aerospazio 8,4 miliardi in sedici anni. Un milione di euro viene assegnato alle celebrazioni per il bicentenario verdiano, un altro milione alle celebrazioni del settantesimo anniversario della Resistenza. Soldi a pioggia per infrastrutture grandi e piccole. La Tav Torino-Lione incassa finanziamenti per 2,25 miliardi in 15 anni. Trenta milioni saranno assegnati alla Tirreno-Adriatica; venti milioni in due anni saranno impiegati per migliorare il dissesto idrogeologico in Abruzzo; ottanta milioni nel 2015 si pagheranno per la Pedemontana piemontese. A beneficio delle autostrade abruzzesi (A24 e A25), il Governo potrà rinegoziare la concessione per evitare aumenti delle tariffe, in seguito ai lavori di adeguamento sismico dopo il terremoto.
Per i cittadini comuni, infine, di mance ne arrivano poche. Anche se, a ben vedere, qualcosa c’è. Viene cancellata la tassazione della reversibilità delle pensioni di guerra. Ma, soprattutto, saltano due obblighi creati dal dl sviluppo che rischiavano di essere una tassa a carico di tutti. I produttori di moto non saranno più obbligati ad offrire gli Abs sui loro veicoli. E i proprietari di auto non dovranno per forza usare pneumatici da neve di inverno.
Matteo Palo
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