Roma, 17 dicembre 2011 - Bolletta sempre più pesante per le famiglia italiane. A quanto filtra dalle stime di Nomisma Energie, da gennaio le tariffe di luce e gas potrebbero aumentare, rispettivamente, del 4,8% e del 2,7%, con una maggiore spesa annua di oltre 53 euro. L'aggiornamento dell’Authority per l’energia è atteso entro fine anno.

L'aumento dovrebbe essere quantificato in 0,8 centesimi al chilowattora. Per una famiglia ‘tipo’ (2.400 chilowattora consumati l’anno e 3 kw di potenza impegnata) equivarrebbe a un aumento di 21,5 euro su base annua. Per il gas, invece, è atteso un aumento di 2,3 centesimi al metro cubo che per la stessa famiglia ‘tipo’ (1.400 metri cubi di metano consumati in un anno) comporterà un aggravio di quasi 32 euro annui.
 

La somma vale la stangata: oltre 53 euro l’anno per le famiglie. I 'colpevoli' dei rincari sono facilmente individuabili: pesano le quotazioni del greggio - schizzate negli ultimi mesi ai record di 110 dollari al barile - e fanno la loro anche gli accresciuti costi legati alle fonti rinnovabili e ai prezzi di trasmissione. 
 

Tanti aumenti, tutti vicini fra loro: si tratterebbe del quinto rincaro trimestrale consecutivo per il gas e del terzo per bollette elettriche in un anno. 

Ma com'è arrivata Nomisma a produrre queste stime? Per quanto riguarda il gas, la previsione è basata  sul calcolo automatico, fissato dalle regole dell’Autorità,  che sconta gli aumenti dei mesi scorsi del greggio a cui si sommano alcune nuove componenti per il trasporto. Per l’elettricità, invece, la stima "è più difficile", precisa Nomisma Energia. L'aumento, quantificato nel 4,8%, è legato ai maggiori costi di generazione elettrica sulla borsa, sommati al forte incremento degli oneri per finanziare i pannelli fotovoltaici e l’aumento per il costi di trasporto dell’elettricità.