Roma, 11 ottobre 2013 - Papa Francesco ha acquistato delle schede telefoniche internazionali da distribuire ai migranti presenti nel Centro di accoglienza di Lampedusa per aiutarli a mettersi in contatto con i propri familiari nei paesi di origine. Lo ha rivelato l’Arcivescovo di Agrigento, mons. Francesco Montenegro, di ritorno dall’isola di Lampedusa.
Il prelato ha ringraziato il Santo Padre per l’attenzione riservata alla tragedia dei migranti morti in mare ed ai lampedusani dopo la visita avvenuta l’8 luglio scorso durante la visita pastorale che lo vide pellegrino nella maggiore delle Pelagie.
“In questi giorni - ha detto mons. Montenegro - oltre ad avere pregato e fatto sentire alta la Sua voce sulla tragedia che ha visto il mar Mediterraneo trasformarsi in un cimitero per centinaia di innocenti, il Santo Padre ha voluto accompagnare la preghiera e le parole con gesti concreti di vicinanza rivolti, inviando, come è noto, il suo elemosiniere, mons. Konrad Krajewski, per manifestare visibilmente la sua prossimità e per portare a ciascun sopravvissuto un aiuto per le esigenze più immediate”.
“Mons. Konrad Krajewski, - ha aggiunto l’arcivescovo - ha seguito le operazioni di recupero dal gommone dei sommozzatori, a nome del Papa, ha benedetto le salme recuperate nei giorni precedenti ed allineate nell’hangar dell’aeroporto locale e si è recato a visitare i superstiti intrattenendosi con loro e li ha assicurati della vicinanza di PapaFrancesco, ma mons. Konrad è stato accanto anche ai soccorritori sostenendoli e confortandoli con la presenza e la parola donando loro una coroncina del rosario o una immagine dono del Santo Padre”.
“Come segno della volontà del Santo Padre di dare seguito alle promesse fatte l’8 luglio scorso di una sua costante attenzione e vicinanza, - ha raccontato ancora mons. Montenegro - in particolare verso i minori presenti nel Centro di prima accoglienza e identificazione ha chiesto che venga approntato uno spazio ludico, fuori dal campo, dove i minori possano trascorrere alcune ore al giorno in un clima di serenità e di pace. Dalla collaborazione fra Caritas, Save the Children, parrocchia San Gerlando di Lampedusa e Associazione Sportiva Atletico Lampedusa Libera sta per essere allestita una tenda-ludoteca sul terreno della Casa della Fraternità della parrocchia, luogo già messo a disposizione per l’accoglienza dei minori stranieri in occasione dell’emergenza del 2011”.
Tra le iniziative si è poi aggiunta quella consentire ai migranti di mettersi in contatto con i propri familiari con l’acquisto di schede telefoniche internazionali grazie anche alla collaborazione di Telecom Italia.
PAPA FRANCESCO CHIEDE AIUTO A SAVE THE CHILDREN E CARITAS PER I BIMBI NAUFRAGHI - Papa Francesco ha chiesto a Save the Children e alla Caritas Italiana di unire i propri sforzi e le proprie risorse per dare un concreto sostegno ai bambini sbarcati a Lampedusa, sia quelli scampati al tragico naufragio della settimana scorsa che quelli arrivati sull’isola dopo altrettanto terribili viaggi della speranza. “Un intervento - spiega la Caritas - che Papa Francesco ha fortemente voluto per dare un deciso segnale sulla necessità di concentrarsi sui più piccoli”.
All’interno della Casa della Fraternità della parrocchia di San Gerlando verrà così allestito uno spazio a Misura di Bambino e Adolescente dove, a partire da sabato, i minori - bambini e adolescenti, sia accompagnati che non - saranno seguiti da un’equipe professionale di Save the Children composta da educatori, uno psicologo e un mediatore culturale, che con attività ludico ricreative li aiuteranno ad elaborare il proprio vissuto e superare i traumi subiti, in base alle procedure dell’organizzazione, consolidate a livello internazionale, e dai volontari coordinati dalla Caritas.
“I bambini hanno una forte capacità di resilienza, ma bisogna accompagnarli con attenzione in un percorso di recupero, soprattutto in un contesto in cui sono privati dei luoghi e delle attività che in quanto routinarie, rappresentano delle certezze. Hanno compiuto viaggi durissimi, alcuni di loro hanno perso i propri cari nel naufragio della scorsa settimana e ora sono costretti a vivere in un centro in condizioni disastrose. I nostri operatori specializzati li affiancheranno in un ambiente sereno, facendo loro svolgere attività laboratoriali espressive e di gioco, per aiutarli gradualmente a sentirsi al sicuro. Inoltre, grazie al sostegno di Bulgari, distribuiremo beni di prima necessità”, ha dichiarato Valerio Neri, Direttore Generale di Save the Children Italia.
“E’ uno dei segni di sostegno e tutela dei più bisognosi, frutto di una comunione e collaborazione tra organismi che rende concreta la grande solidarietà espressa in questa occasione e rende tangibile la carezza del Papa verso i più piccoli. Un modo per rinnovare la vicinanza alla comunità locale e a tutti coloro che arrivano su quest’isola, a partire proprio dai bambini”, ha commentato don Francesco Soddu, direttore di Caritas Italiana, che nei giorni scorsi da Lampedusa aveva rilanciato con forza la necessità di un approccio globale al tema dell’immigrazione e dell’asilo, auspicando anche l’apertura di corridoi umanitari.
Nello Spazio, verificati alcuni bisogni dei minori, Save the Children distribuirà anche dei kit con beni di prima necessità per far fronte in particolare al freddo e alla pioggia. La Caritas Italiana metterà a disposizione dei giochi per i più piccoli.
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