Roma, 11 settembre 2013 - Lutto nel mondo della musica, è morto a Roma nella sua abitazione Jimmy Fontana. Lo rende noto il suo agente Pasquale Mammaro. Cantautore, contrabbassista e attore avrebbe compiuto a novembre 79 anni.

"La sua scomparsa è dovuta a un'improvvisa febbre alta per un'infezione conseguente a un problema che aveva ad un dente, c'è stato un abbassamento di pressione e qualcosa nel fisico non più di bambino ha ceduto", spiega dal canto suo il figlio Andrea, ricordando che solo domenica scorsa il padre si era esibito con il Cantagiro a Terni.

I funerali si svolgeranno sabato 14 settembre alle 15 nella basilica di Santa Maria dei Miracoli in Piazza del Popolo a Roma.

UNA LUNGA CARRIERA MUSICALE - Jimmy Fontana (al secolo Enrico Sbriccoli) era nato a Camerino il 13 novembre 1934. Appassionato di jazz, fu protagonista di una stagione feconda della musica leggera italiana, che lo vide arrivare al successo nel 1965 con 'Il mondo', poi reinterpretato i diverse lingue da altrettanti autori. 'Che sarà' arriverà nel 1971 dopo una serie di vicende che convinsero Fontana a cedere l’autorizzazione ai Ricchi e Poveri affinché la interpretassero a Sanremo. Diventerà una delle composizioni leggere più vendute nel pianeta, un record per il catalogo Rca.

Jimmy Fontana amava anche le armi, oltre che le note. Come è stato riferito alcuni quotidiani, nel 1971, proprio l’anno di 'Che sarà', aveva acquistato regolarmente una mitraglietta Skorpion, che fu ritrovata nel 1988 e identificata come arma utilizzata in diversi attentati terroristici: tra questi, l’omicidio di Roberto Ruffilli, quello di Ezio Tarantelli e il duplice assassinio di Acca Larentia.

Il cantante affermò di averla venduta per 200.000 lire nel 1977 a un poliziotto, che però smentì. Ancora oggi la magistratura non è riuscita a chiarire come quell’arma sia riuscita a passare dalle mani del cantante a quelle di coloro che seminarono terrore e sangue negli anni di piombo. Il cantante non venne mai indagato.