Firenze, 8 feb. (askanews) - "Non bisogna mai dimenticare che, a fronte di qualche difficoltà delle associazioni, ci sono mezzo milione di persone che lavorano nello sport, che hanno acquisito nuovi diritti. Siamo alla ricerca di un equilibrio tra gli interessi del datore di lavoro e le associazioni, le società sportive dilettantistiche e, appunto, i lavoratori." Lo ha detto il ministro per lo Sport e i giovani, Andrea Abodi, a margine del congresso nazionale di Anci Giovani a Montecatini Terme (Pistoia), rispondendo ad una domanda sulla riforma dello sport. "Abbiamo detto dal primo giorno che credevamo fortemente nella necessità di una norma, ma anche umilmente nella necessità di verificare l'applicazione della norma per apportare eventualmente nuovi correttivi. Lo stiamo facendo, raccogliendo le osservazioni, le esperienze vissute, abbiamo così istituito, come promesso, e previsto dalla norma, l'osservatorio del lavoro sportivo che servirà a lavorare sui dati, possibilmente dagli organismi sportivi, altrimenti diventa troppo difficile interloquire con decine di migliaia di società e associazioni che comunque siamo pronti ad ascoltare. E vedrete che nei prossimi mesi se ci sarà qualcosa da modificare senza snaturare la norma, lo faremo", ha concluso Abodi.
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