Roma, (askanews) - Elevati standard di qualità, controlli rigorosi, trasparenza dei costi, orari di apertura prolungati, macchinari e tecnologie all'avanguardia, un'unica cartella digitale per consentire al paziente, in caso di necessità, di rivolgersi a qualsiasi struttura del gruppo che potrà garantire la continuità delle cure. Sono alcuni dei punti di forza dell'odontoiatria organizzata evidenziati durante il primo evento ufficiale dell'Associazione Nazionale Centri Odontoiatrici (ANCOD) - a cui aderiscono 5 realtà del settore: Bludental, DentalPro, Dentalcoop, HDental, Primo Caredent - svoltosi al ministero della Salute. Un modo diverso di affrontare le cure dentali, i cui costi - secondo alcuni dati forniti durante l'incontro - sono il motivo principale che tiene molti italiani lontani dalla poltrona del dentista. Costi che nei centri odontoiatrici - è stato evidenziato - sono in media più bassi senza che venga meno la qualità delle prestazioni. "L'obiettivo - dichiara ad askanews il presidente di ANCOD Nicola Spadafora - è di far conoscere i nostri valori, che sono innanzitutto la competenza, l'accessibilità, la trasparenza e soprattutto l'innovazione. Il nostro obiettivo è soprattutto contrastare quelle malevole informazioni che vanno contro il nostro settore, vogliamo farlo qui davanti alle istituzioni perché da alcune istituzioni siamo stati contestati. Quindi l'obiettivo è farci conoscere, far conoscere quello che di buono stiamo facendo, quello che potremo fare ma soprattutto far conoscere quelle che sono le competenze e i valori che abbiamo saputo trasmettere ai nostri pazienti, ai nostri lavoratori e al Paese intero". Con 570 centri distribuiti sul territorio nazionale dove lavorano 7.000 medici odontoiatri e 8.000 dipendenti al servizio di oltre 3 milioni di pazienti per un totale di oltre 10 milioni di prestazioni erogate, ANCOD con le aziende associate rappresenta il 60% del mercato dell'odontoiatria organizzata. Fin dalla sua nascita l'Associazione si è dotata di un Comitato Medico Scientifico che vigilia sul rispetto degli elevati standard qualitativi richiesti a tutte le aziende che sono in ANCOD o che intendono entrarvi. "Avere delle catene significa verosimilmente avere un controllo di qualità, - dichiara ad askanews Pierpaolo Sileri, componente del Comitato Medico Scientifico di ANCOD - un aggiornamento continuo delle persone, avere sicuramente innovazione, significa mettere in rete tutte queste conoscenze e questa innovazione che per il paziente diventano un servizio ben fatto. Quindi bisogna far conoscere ancora di più ciò che viene fatto. Puoi affidarti all'odontoiatra personale di un piccolo studio ma è lo stesso odontoiatra che lavora magari in una catena. Si tratta di un servizio offerto, sarà l'utenza a dire se quel servizio è compatibile, buono per le sue tasche, buono come esito, come prestazione nel tempo o no. Credo che laddove c'è una forma associativa di qualunque tipo può esserci un buon controllo di qualità, un buon servizio offerto magari anche a dei prezzi più convenienti, come accade per la grande distribuzione".
© Riproduzione riservata