Milano, 12 mag. (askanews) - Resta altissima la tensione fra israeliani e palestinesi. Il generale israeliano Ghassan Alian, collegamento militare con i palestinesi, ha informato i mediatori egiziani che Israele "non negozierà" mentre è sotto attacco. Congelati i colloqui per il cessate- il-fuoco con i militanti della Striscia di Gaza a causa di nuovi lanci di razzi dall'enclave palestinese da parte della Jihad islamica. Trentuno persone, circa la metà delle quali civili, sono state uccise dai raid israeliani su Gaza da quando Israele ha effettuato un attacco a sorpresa martedì uccidendo tre militanti della Jihad islamica palestinese mentre i razzi palestinesi hanno finora provocato la morte di un israeliano e il ferimento di altri cinque. L'attacco israeliano nell'ambito dell'Operazione "Shield and Arrow" (Scudo e Freccia) va avanti da quattro giorni. Le Forze di Difesa israeliane hanno attaccato almeno 215 obiettivi della Jihad islamica in tutta Gaza da quando è iniziata l'operazione. A subirne le conseguenze soprattutto la popolazione civile: "Dove devo andare? Dove starò? Non c'è più niente, niente più letto, niente più riparo, i miei vestiti sono spariti, tutto è andato.", racconta disperata la palestinese Sabah Abou Khater, seduta tra le macerie della sua casa distrutta a Beit Hanoun, nel nord della Striscia di Gaza, dopo un attacco israeliano.
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