Roma, 10 nov. (askanews) - La pandemia ha portato con sé non solo sfide senza precedenti per il mondo aziendale, ma anche nuove prospettive e rivelazioni. Una delle più sorprendenti è stata la scoperta che il rendimento dei manager può effettivamente aumentare quando sono "on the road". Ma cosa significa esattamente? Si riferisce a quei manager che lavorano direttamente presso le sedi dei loro clienti gestendo in contemporanea 2 / 3 progetti, riuscendo a stabilire connessioni significative e di fiducia, con l'imprenditore Questi professionisti del management seguono i progetti da vicino, definiscono gli obiettivi, progettano le azioni da intraprendere per arrivare alla realizzazione della strategia risolutiva e poi spostandosi da un cliente all'altro, continuando questo ciclo. "Non si tratta di imporre regole - afferma Giorgio Roveri fondatore, nel 1995, della società Provide srl - ma di aiutare e guidare le persone a sviluppare una nuova cultura imprenditoriale, basata su logiche aziendali, che sappiano coniugare, in modo coerenti e organiche, le diverse aree funzionali dell'azienda. Vorrei trasformare gli imprenditori da "operatori aziendali" a "leader aziendali", che guidano la loro azienda, aiutandoli a gestire in modo più organizzato ed efficace il loro business, migliorando la redditività aziendale. Ha coniato uno slogan: porta la tua impresa dal "caos dell'autogestione" alla gestione "manageriale organizzata"" In un paese come l'Italia, con una miriade di piccole e medie imprese (PMI) che formano la colonna vertebrale dell'economia, la figura del manager "on the road" sta emergendo come una soluzione ideale. Molte di queste PMI, infatti, non hanno le risorse per assumere manager a tempo pieno con competenze e capacità trasversali. In passato, queste aziende potevano accontentarsi o tentare di gestire le sfide aziendali da sole, spesso con risultati misti e non privi di errori. L'avvento del manager "on the road" sta cambiando la dinamica. Questi esperti offrono alle PMI l'opportunità di avvalersi di competenze manageriali di alto livello, consentendo loro di pianificare e attuare strategie di business su misura. L'approccio operativo, non sono dei consulenti, ma dei "manager imprenditori", permette di raggiungere quei traguardi che ad oggi sembrano irraggiungibili e a volte neanche immaginabili. Un altro vantaggio significativo di questo modello è la sua natura temporanea. Una volta che il progetto è completo e la strategia è stata implementata con successo, il manager "on the road" fornisce all'azienda cliente tutti gli strumenti necessari per proseguire autonomamente nel suo percorso di crescita. Questo elimina la necessità per le PMI di mantenere un impegno a lungo termine con un manager di alto livello, rendendolo un'opzione sia flessibile che economicamente vantaggiosa. Afferma Giorgio Roveri: "l'obiettivo è quindi, quello di "diventare inutili" , una formulazione che, forse, incuriosisce ma che, per chi lavora in questo settore, è un attribuzione di grande successo: il "goal" è rappresentato dalla creazione di un nuovo team indipendente, capace di portare avanti il progetto di cambiamento secondo le coordinate definite e di saperlo successivamente adattare alle continue esigenze dell'Azienda, in una prospettiva di lungo termine. In conclusione, mentre la pandemia ha certamente portato la sua quota di sfide, ha anche aperto la porta a nuove opportunità e approcci nel mondo dei business. Il concetto di "manager on the road", sta rivoluzionando il modo in cui le PMI italiane affrontano le loro esigenze manageriali, offrendo una soluzione pratica e vantaggiosa in questi tempi incerti.
© Riproduzione riservata