Fabrica di Roma in festa, al via la sagra il “Faciolo carne”

Un prodotto che, pur avendo rivestito per tanti secoli un ruolo centrale nella tradizione gastronomica di questo territorio, è stato riscoperto dopo essere stato inserito tra le semenze in via d’estinzione. Interessante anche visitare la città a 26 chilometri di distanza da Viterbo, che sorge a 300 metri sul livello del mare nelle vicinanze del Lago di Vico

Sagra del faciolo carne

Sagra del faciolo carne

Milano, 9 settembre 2015 -  Gnocchetti, cozze, cime di rapa, salsicce e cotiche: piatti gustosi e robusti che hanno un  sola una cosa in comune: il fagiolo o meglio il “faciolo” non uno qualsiasi ma il “fagiolo  carne” che arricchirà ognuno di questi piatti in occasione della sagra ad esso dedicata. Parliamo di semplici legumi o di qualcosa di più prezioso? A Fabrica di Roma il dubbio è  lecito, dal momento che il fagiolo carne, semenza autoctona del paese in provincia di  Viterbo, ha rappresentato per tanti secoli la principale forma di sostentamento delle sue  genti, e veniva addirittura usato come pagamento in natura per il canone di locazione dei  terreni che i contadini ricevevano in affidamento. Un legame profondo e ancestrale,  insomma, che rivivrà come per magia dall’11 al 13 settembre alla “Sagra del fagiolo  carne”.

Si tratta della terza edizione, che celebra un prodotto ricco di vitamine, proteine,  amidi, fibre, zuccheri, calcio, ferro e fosforo che, pur avendo rivestito per tanti secoli un  ruolo centrale nella tradizione gastronomica di questo territorio, è stato recentemente  riscoperto dopo essere stato inserito tra le semenze in via d’estinzione. E così presso lo stand gastronomico allestito presso il Parco Le Vallette, ogni sera a  partire dalle 19 i visitatori potranno assaggiare delle vere prelibatezze come l’antipasto  del faciolo, gnocchetti co i facioli, facioli, cozze e cime di rapa, facioli co le cotiche e co le  sarsicce; e per chi volesse provare qualcosa di diverso, è previsto un menù speciale a base  di salsicce alla brace e patatine fritte. Di certo sarà difficile restare indifferenti di fronte al  gusto dei legumi locali, celebrati già in una rivista dei primi del Novecento: “V’è un paese  del Viterbese – Fabbrica di Roma – dove i fagioli, di varietà piccola e colorata, sono  squisitissimi. E là non mangiano, o per lo meno fino a qualche anno fa non mangiavano,  altra cosa che essi. La piluccia di quella minestra borbottava sul fuoco tutti i giorni per il  pasto serale; eppure, niente disturbi intestinali, né flatulenze! Il segreto era questo: li  condivano col finocchio”. 

E se ogni serata sarà allietata da spettacoli musicali da vivo che andranno avanti fino a  tarda notte, partecipare alla “Sagra del fagiolo carne” rappresenta una buona occasione per scoprire  Fabrica di Roma, antico paese a 26 chilometri di distanza da Viterbo, che sorge a 300 metri  sul livello del mare nelle vicinanze del Lago di Vico. Al suo interno meritano una visita la  Chiesa Collegiata di San Silvestro Papa, nota anche come il Duomo, risalente al 1.110, la  Chiesa di Santa Maria della Pietà, il Castello La Rocca che sorge proprio al centro del paese  e il medievale Palazzo Cencelli, che ora ospita il Comune; nel suo territorio spiccano  invece Falerii Novi, sito archeologico di una antica città romana e la Chiesa di Santa Maria  in Falleri, senza dimenticare la via Amerina, un itinerario turistico di grande impatto  storico-religioso poiché rappresentava già agli albori dell’Impero Romano una via molto  trafficata che collegava gran parte del territorio falisco.