Giovedì 18 Aprile 2024

La Notte dei cento falò, le Fanove illuminano Castellana Grotte

Un appuntamento ormai plurisecolare che vede enormi cataste di legna bruciare in tutta la città di GRAZIELLA LEPORATI

La Notte delle Fanove

La Notte delle Fanove

Milano, 6 gennaio 2016 - La Festa delle Fanove (i falò) è un evento suggestivo in cui tradizione popolare e sentimento religioso si fondono per dar vita a questa straordinaria manifestazione che nella notte dell’11 gennaio illumina e riscalda la città pugliese di Castellana Grotte. Un appuntamento ormai plurisecolare ( ha ben 315 anni)  che vede enormi cataste di legna bruciare in tutta la città delle grotte per ricordare il miracolo dalla Madonna della Vetrana che, nel 1691, salvò la popolazione dalla peste. La rievocazione di questo  avvenimento miracoloso, ben documentato da fonti storiche, avviene tramite l’accensione, nella notte dell’11 gennaio di ogni anno, di quasi 100 falò che  illuminano a giorno la città. Intorno alle  fanove grande festa popolare con gastronomia tipica e canti popolari. L’edizione di quest’anno è speciale in quanto ricorre il 325° anniversario del miracolo della Madonna.

Nella settimana dal 10 al 17 gennaio sono inoltre previsti vari eventi a corollario dell’accensione dei falò. Prima fra tutte la Diana. Nella notte tra domenica 10 e lunedì 11 gennaio, alle tre del mattino, i fedeli, accompagnati dalla locale Banda Cittadina, che esegue una antica nenia popolare, effettuano la tradizionale questua andando in giro per i frantoi del territorio, per raccogliere l’olio con cui alimentare, per il resto dell’anno, la lampada votiva situata ai piedi della Madonna della Vetrana. Inoltre, nella serata del 10 gennaio è prevista una rievocazione storica della miracolosa liberazione di Castellana dalla peste. La messa in scena, ad opera di giovani attori locali, rappresenta l’occasione per ripercorrere gli eventi che in quella lontana notte del 1691, per intercessione di Maria Santissima, salvarono la città dalla peste di Manzoniana memoria.

Le gigantesche cataste di legna sono realizzate da privati cittadini, associazioni, gruppi, comitati, enti (partecipano anche a un concorso: la mattina dell’11 gennaio, quando sono ancora spenti, un comitato ne esamina la realizzazione). Alte decine di metri,  le fanove richiamano ogni anno migliaia di turisti. che cantano, ballano e gustano le tipiche specialità offerte a tutti dai castellanesi: ceci e fave abbrustolite, taralli, frittelle, vino, bruschette e friselle condite con olio rigorosamente extravergine d’oliva, “pomodori appesi” e buon vino della zona.

di GRAZIELLA LEPORATI