Terza fase di rilascio acqua trattata a Fukushima conclusa

La Tokyo Electric Power (Tepco) ha concluso la terza fase di scarico di acque trattate nell'oceano. Il sistema di filtraggio rimuove la maggior parte delle sostanze radioattive tranne il trizio. La Cina e la Russia hanno imposto un bando di importazioni ittiche dal Giappone. I campioni prelevati dalle aree adiacenti la centrale hanno rilevato fino a 22 becquerel di trizio per litro, ben al di sotto del limite dell'OMS.

Conclusa terza fase di rilascio acqua trattata di Fukushima
Conclusa terza fase di rilascio acqua trattata di Fukushima
Oggi si è conclusa la terza fase di scarico delle acque trattate della centrale nucleare di Fukushima nell'oceano, come ha reso noto l'operatore dell'impianto, la Tokyo Electric Power (Tepco), al termine del riversamento di circa 7.800 tonnellate di liquido a partire dal 2 novembre. Tale operazione avviene attraverso un sistema avanzato di filtraggio (Alps) che rimuove la maggior parte delle sostanze radioattive tranne il trizio, un isotopo radioattivo dell'idrogeno. Si prevede che, entro la fine dell'anno fiscale, prevista a fine marzo, si arriverà alla quarta fase con un totale di 31.2000 tonnellate scaricate in mare. Nel corso dei prossimi tre decenni la Tepco mira a smaltire 1,34 milioni di tonnellate di acqua accumulata in oltre 1.000 serbatoi presso il sito, dopo averla diluita con acqua di mare a un quarantesimo del livello di concentrazione di trizio consentito, in base agli standard di sicurezza giapponesi. Dall'avvio delle operazioni, a fine agosto, la Cina ha stabilito un bando totale delle importazioni di prodotti ittici dal Giappone, seguita da una decisione analoga della Russia. La Tepco ha dichiarato che, nei campioni prelevati dalle aree adiacenti la centrale, sono stati rilevati fino a 22 becquerel di trizio per litro di acqua di mare, ben al di sotto del limite dell'Organizzazione mondiale della sanità di 10.000 becquerel per l'acqua potabile.