Svolta in Polonia che a sorpresa, almeno secondo l'unico exit poll diffuso in serata, dovrebbe abbandonare la deriva sovranista e anti-Ue che l'ha caratterizzata per otto anni e ritornare ad un rapporto più conciliante con l'Unione europea. Nelle elezioni legislative svoltesi oggi che hanno segnato un'affluenza record, il partito conservatore e nazionalista Diritto e Giustizia (PiS) guidato da Jaroslaw Kaczynski è arrivato primo come previsto, con il 36,8% distanziando l'alleanza elettorale centrista ed europeista 'Coalizione Civica' (Ko) dell'ex presidente del Consiglio europeo Donald Tusk, cui andrebbe 31,6%. Ma Tusk potrà contare su una maggioranza di 248 deputati al Sejm, la Camera bassa, considerando le alleanze con due partiti minori che si sono già dichiarati disposte a governare con lui. "Questo periodo cupo è finito, il regno populista di Diritto e Giustizia è finito", ha esultato Tursk in serata davanti ai suoi sostenitori. "La Polonia ha vinto, la democrazia ha vinto", ha scandito evidentemente già sicuro del risultato.
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Svolta in Polonia, maggioranza all'opposizione filo-Ue
Il PiS primo ma non basta. Tusk esulta: 'Sconfitti i populisti'
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