Scuola Politica, Vivere nella Comunità

La quarta edizione del ciclo di studi della Scuola Politica 'Vivere nella Comunità' è stata inaugurata da Sabino Cassese. Personalità di primo piano del mondo accademico ed aziendale partecipano. L'iniziativa è gratuita e mira a formare una futura classe dirigente preparata.

'Vivere nella Comunità', al via la Scuola Politica
'Vivere nella Comunità', al via la Scuola Politica
Si è da poco conclusa la quarta edizione del ciclo di studi promosso dalla Scuola Politica 'Vivere nella Comunità', fondata da Pellegrino Capaldo, Sabino Cassese, Marcello Presicci e Paolo Boccardelli. L'iniziativa, unica in Italia, ha visto coinvolte personalità di primo piano del mondo accademico ed aziendale come Carlo Messina, Francesco Profumo, Bernardo Giorgio Mattarella, Maria Bianca Farina, Andrea Sironi, Magda Bianco, Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, Marta Cartabia, Giampiero Massolo, Maximo Ibarra e Stefano Lucchini. Il Supervisory Board della Scuola Politica ha affidato l'apertura della nuova edizione al professor Sabino Cassese, giudice emerito della Corte Costituzionale, con una Lectio Magistralis dal titolo: 'L'Italia in transizione: problemi di una democrazia matura'. L'evento, moderato da Paolo Boccardelli, presidente del Supervisory Board della Scuola Politica, ha visto la partecipazione straordinaria di Francesco Profumo e Stefano Lucchini, nella Sala degli Specchi di Casina Valadier a Roma, insieme ai docenti, ai membri del board e ai 40 partecipanti al percorso di studio scelti tra oltre 800 candidature. L'iniziativa formativa è gratuita per gli studenti grazie al sostegno delle imprese coinvolte, tra cui Intesa Sanpaolo, Generali, Cassa Depositi e Prestiti, A2A, Engineering, Iren, Istituto per il Credito Sportivo, Fondazione Ericsson, Ferrovie dello Stato, Ania, ANSA, Compagnia di San Paolo e Milano Investment Partners, e mira a rafforzare la preparazione e le competenze dei partecipanti, contribuendo alla formazione di nuovi leader e di una futura classe dirigente preparata che percepisca la responsabilità di essere 'civil servant'.