Lunedì 14 Ottobre 2024

Italia riduce le emissioni di CO2 senza ridurre il Pil

L'Italia ha ridotto le emissioni di gas serra del 5% nel secondo trimestre del 2023, mantenendo invariato il Pil. Dieci Paesi sono riusciti a diminuire le emissioni pur aumentando il Pil. Il settore energetico ha registrato la maggiore contrazione (-22%), mentre i trasporti hanno visto un aumento (+1,7%).

Eurostat, Italia taglia le emissioni di CO2 a Pil invariato

Eurostat, Italia taglia le emissioni di CO2 a Pil invariato

Nel secondo trimestre del 2023, l'Italia ha ridotto le emissioni di gas serra di oltre il 5%, mantenendo invariato il Pil rispetto allo stesso periodo del 2022. È quanto emerge da un report dell'Eurostat, secondo cui la media Ue di contrazione delle emissioni è stata del 5,3%. Tra i 21 Stati che hanno diminuito le emissioni, 10 hanno registrato una contrazione del Pil (Estonia, Ungheria, Lussemburgo, Svezia, Austria, Cechia, Polonia, Finlandia, Germania e Paesi Bassi). L'Italia, invece, ha mantenuto il Pil allo stesso livello del secondo trimestre del 2022, riducendo le proprie emissioni di gas serra. Dieci Paesi (Danimarca, Francia, Belgio, Slovenia, Slovacchia, Bulgaria, Portogallo, Spagna, Romania e Grecia) sono riusciti a diminuire le emissioni pur aumentando il proprio PilNel secondo trimestre dell'anno, i settori economici responsabili della maggior parte delle emissioni di gas serra sono stati il manifatturiero (23,5%), i consumi domestici (17,9%), la fornitura di elettricità e gas (15,5%), l'agricoltura (14,3%), e trasporto e stoccaggio (12,8%). Rispetto al secondo trimestre del 2022, le emissioni sono diminuite in 6 settori, con il calo maggiore registrato nella fornitura di energia (-22%). Il principale settore in cui le emissioni sono aumentate è stato quello dei trasporti (+1,7%).