Giovedì 12 Dicembre 2024

Borsa: Milano debole con l'Europa aspetta le trimestrali Usa

Forti vendite sui titoli di Stato. In Piazza Affari giù Mps

Borsa: Milano debole con l'Europa aspetta le trimestrali Usa

Forti vendite sui titoli di Stato. In Piazza Affari giù Mps

Prima seduta della settimana negativa per la Borsa di Milano, che si è mossa in linea con l'Europa in attesa del grosso dei dati trimestrali delle società statunitensi: l'indice Ftse Mib ha concluso in ribasso dello 0,71% a 34.955 punti, l'Ftse in calo dello 0,73% a quota 37.097. Tutti i mercati azionari del Vecchio continente hanno infatti concluso in ribasso: le Borse più deboli sono state quelle di Parigi e Francoforte, che hanno chiuso con un calo di un punto percentuale, seguite da Madrid in ribasso dello 0,6%. Più caute Amsterdam (-0,5%) e Londra, che ha perso lo 0,4%. Ma è stata soprattutto una giornata di forte tensione e vendite sui titoli di Stato, con lo spread tra Btp e Bund tedeschi a 10 anni in aumento: il differenziale ha concluso la seduta a 122,8 punti base contro i 116,9 dell'avvio. Notevole il rialzo dei rendimenti dei bond soprattutto italiani, spagnoli, portoghesi e francesi, i cui tassi sono saliti a doppia cifra. Il Btp a 10 anni ha registrato infatti un aumento finale del rendimento di 15 punti base al 3,508%, dopo aver toccato venerdì i livelli più bassi dall'agosto 2022. Anche lo spread dei confronti del Bund tedesco a pari scadenza alla fine della scorsa settimana era ai minimi recenti, esattamente dal novembre 2021. Secondo gli analisti, si è trattato di un rimbalzo rispetto a questi livelli molto bassi, favorito dalla delusione tra gli operatori per la scommessa secondo la quale la Bce entro fine anno avrebbe potuto abbassare i tassi anche di 50 punti base e dai timori di una vittoria di Trump alle elezioni Usa, che potrebbe portare a un aumento del debito. Debole l'euro, che ha ceduto quasi mezzo punto percentuale al dollaro a quota 1,081. In rialzo invece le materie prime: l'oro continua a correggere i suoi massimi storici fino a 2.755 dollari all'oncia per il future a dicembre. Il petrolio e il gas sono in crescita di circa il 2%. In questo contesto in Borsa a Milano nel paniere a elevata capitalizzazione il titolo più pesante è stato quello del Monte dei Paschi in calo finale del 2,7%, seguito da Stellantis che ha perso il 2,1% e dalla Banca popolare di Sondrio in ribasso di due punti percentuali. Piatta Enel, in aumento di un punto Tenaris, Azimut ed Eni, con Saipem in crescita dell'1,3%.