Ardant, amo le donne pericolose che gli uomini temono

Credo nel singolo, dice l'attrice in The Palace di Polanski

Ardant, amo le donne pericolose che gli uomini temono
Ardant, amo le donne pericolose che gli uomini temono

"Ho una visione pessimista del mondo, ma non dell'uomo. Ci sono sempre state delle tragedie nella storia umana, ma il singolo di fronte a certe cose può sempre dire no, io non ci sto". Parola di Fanny Ardant, classe 1949, oggi a Lido per raccontare il suo personaggio di ricca Marchesa, bisognosa di attenzioni e con un cane che mangia solo caviale, nel film The Palace di Roman Polanski passato oggi fuori concorso all'Ottantesima Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica. La marchesa che interpreta è solo uno dei personaggi di questo film corale che si svolge il 31 dicembre 1999 al Palace Hotel, albergo di gran lusso situato all'interno di un castello inizi Novecento tra le montagne svizzere. Per il Capodanno 2000, che si vivrà all'ombra del Millennium bag, di una ipotetica fine del mondo non solo digitale, l'hotel si prepara ad accogliere ospiti ricchi ed eccentrici abituati da sempre a pretendere il meglio, ma da tutto questo nascerà solo un gran caos. "La cosa che odio di più è la cupidigia, volere sempre di più. E questo con una parte sempre più piccola di mondo che si arricchisce sempre di più e una parte, sempre più grande, che diventa invece ancora più povera. Il mondo che racconta il film, non è molto diverso da quello attuale - continua l'attrice musa di François Truffaut - allora come ora sembra tornato il Vitello d'oro e non c'è nessuna dialettica politica". Il personaggio a cui è piu legata? "Ho amato tutte le donne che ho interpretato anche perché ho sempre fatto personaggi che mi piacevano, ho sempre scelto. Ma una cosa è certa adoro le eroine greche come Medea, Cassandra, Clitennestra, le donne pericolose che non piacciono agli uomini".