Mercoledì 17 Aprile 2024

Privacy, Bill Gates si schiera con l'Fbi

Zuckerberg sta con Apple, mentre oltre la metà degli americani è con il governo. Altre 10 cause legali intentate dal governo Usa contro Apple per altrettanti iphone da decrittare. L'ad Tim Cook: "Ecco perché dico no all'Fbi"

Combo: Bill Gates, Tim Cook e Mark Zuckerberg

Combo: Bill Gates, Tim Cook e Mark Zuckerberg

New York, 23 febbraio 2016 -  Nella 'guerra' tra l'Fbi e la Apple - che rifiuta di sbloccare il telefonino del terrorista di San Bernardino - gli americani si schierano decisamente con il Federal Bureau. Anche quelli che possiedono un iPhone. Dalla parte del governo Usa anche il fondatore di Microsoft Bill Gates, mentre ieri sera Zuckerberg aveva dichiarato di parteggiare per la Apple, come pure aveva fatto Google. Intanto i feriti della strage di San Bernardino meditano un'azione legale contro l'azienda di Cupertino.

ALTRI PROCESSI CONTRO APPLE - E il telefonino di Farook, il killer accusato dell'attentato nella cittadina californiana, non è l'unico su cui esiste un contenzioso. Il dipartimento di Giustizia sta chiedendo ad Apple attraverso vie legali di collaborare per decrittare un'altra decina di iPhone. Lo scrive il Wall Street Journal citando fonti anonime vicine ai provvedimenti aperti in diversi Stati americani. Anche in questi casi i giudici fanno riferimento alla legge del XIX secolo, All Writs Act, e chiedono di aiutare le autorità ad acquisire informazioni rilevanti all'interno del processo. Non sono stati rivelati i dettagli dei dieci casi in questione, ma non sono casi di terrorismo. A differenza del caso di San Bernardino, quelli in questione fanno riferimento a iPhone più vecchi con sistemi operativi precedenti a quello attuale e con meno barriere da superare. 

IL SONDAGGIO - Il 51% degli americani è con l'Fbi e ritiene che Apple dovrebbe sbloccare l'iPhone di uno dei terroristi della strage di San Bernardino. Lo rileva un sondaggio del Pew Reserche Center, un think tank Usa nonprofit che fornisce informazioni su problemi sociali, opinione pubblica e andamenti demografici negli Stati Uniti e nel mondo. Secondo l'istituto solo il 38% degli americani è d'accordo con la decisione del ceo di Apple, Tim Cook di opporsi alla richiesta dell'Fbi e l'11% non si esprime. Tra gli americani che detengono un iPhone il 47% non è d'accordo con Apple, mentre il 43% lo è e ritiene che sbloccare l'iPhone del terrorista danneggerebbe la sicurezza degli altri possessori di iPhone.

BILL GATES -  Il fondatore di Microsoft Bill Gates si schiera dalla parte dell'Fbi e sostiene che le società tecnologiche devono fare la loro parte nella lotta al terrorismo. In un un'intervista al Financial Time, Gates non è d'accordo sul fatto che inserire una 'back door' per sbloccare l'iPhone di uno degli autori della strage di San Bernardino possa costiture un precedente pericoloso, come sostenuto da Tim Cook e altri big di Internet. "Questo - dice riferendosi alla richiesta dell'Fbi - è un caso specifico, in cui il governo chiede informazioni. Non chiedono delle cose in generale, ma delle cose in particolare". Secondo Bill Gates la richiesta di aiuto tecnologico dell'Fbi a Apple non è diversa da una richiesta rivolta a una società telefonica o a una banca.

ZUCKERBERG - Mark Zuckerberg di contro prova "empatia" per Apple nello scontro con le autorità statunitensi.  Parlando dal Mobile World Congress a Barcellona, l'amministratore delegato di Facebook ha detto: "Non penso che le 'back doors' siano efficaci per aumentare la sicurezza e nemmeno che siano davvero la cosa giusta da fare. Siamo piuttosto empatici con Tim Cook e la Apple". Ha poi aggiunto che Facebook è impegnata a fare il possibile contro il terrorismo, ma che la sua azienda è in favore del criptaggio.  La Casa Bianca "crede che gli americani traggano beneficio dalla protezione. Le forze dell'ordine devono proteggerci. Il terrorista in questione non è più in vita - ha spiegato il portavoce Josh Earnest, poco fa - e il bisogno di estrarre più informazioni possibili è qualcosa di prioritario per le nostre forze dell'ordine".

Apple, Tim Cook scrive ai dipendenti. "Ecco perché dico no all'Fbi"