Roma, 18 maggio 2013 - Il Congresso Usa ha chiesto a Google di chiarire se i suoi nuovi e avveniristici Glass (gli occhiali collegati a Internet che consentiranno di sovrapporre immagini virtuali a quelle fisiche con quella che viene chiamata "realtà aumentata") possano violare il diritto alla riservatezza degli americani. La Commissione bipartisan sulla privacy vuole infatti vederci chiaro e ha scritto una lettera a Larry Page, numero 1 di Big G, ponendogli otto domande.

Il Congresso ricorda i problemi di Google per aver raccolto dati senza autorizzazione tramite Street View negli anni scorsi, e chiede come si stia attrezzando per evitare che la storia si ripeta con i Glass. Inoltre chiede anche se sia vero che gli occhiali saranno dotati di riconoscimento facciale per ottenere informazioni su chi si guarda, se saranno in grado di memorizzare autonomamente dati, se sia nei piani una ridefinizione delle politiche di privacy.

Le risposte ufficiale dovranno arrivare entro il 14 giugno, ma dal Moscone Center di San Francisco, dove si sta svolgendo la Conferenza degli sviluppatori, l'azienda prova a rassicurare. "Abbiamo ripetutamente dichiarato che non introdurremo il riconoscimento facciale nei nostri servizi a meno che non ci sia una valida soluzione per la tutela della privacy", ha spiegato Steve Lee, direttore di prodotto.

La privacy è stata una delle principali preoccupazioni sollevate per il gadget, non ancora sul mercato - gli occhiali dovrebbero arrivare entro l'anno - e da poco nelle mani degli sviluppatori. In questi giorni, proprio dalla Conferenza degli sviluppatori, sono arrivate le prime applicazioni per i Google Glass a partire dai social network.

L'app di Facebook per ora consente di scattare e condividere foto. Idem per Tumblr, che in più offrirà la visualizzazione del flusso di notizie o una selezione di esso. L'app di Google+ ingloberà la capacità di avviare gli Hangout. Twitter, invece, trasferisce sul gadget la maggior parte delle sue funzioni, dall'invio di tweet - foto comprese - ai messaggi diretti e notifiche degli stessi e dei cinguettii. Confermata l'applicazione di Evernote con supporto agli elenchi e, sul piano editoriale, presentate quelle di Cnn ed Elle.