Roma, 24 febbraio 2012 - Proteste per la decisione di Facebok di cancellare le foto di donne che allattano al seno. “Si tratta di un episodio vergognoso - ha dichiarato Grazia Passeri, Presidente dell’Associazione Salvamamme -. Allattare al seno non può e non deve essere considerato un atto osceno, questo offende tutte le mamme, le donne e la società civile stessa”.

In particolare, nei giorni scorsi un utente si era visto bloccato per 24 ore il proprio account per aver inserito all’interno di una pagina antirazzista una foto ritraeva una donna nera che allattava un bimbo bianco, probabilmente un albino. La foto è stata poi rimossa dagli amministratori Facebook in quanto tra le regole contro gli abusi sul social network è espressamente citato il divieto di pubblicazione di immagini che ritraggono il seno nudo. In verità, a quanto pare dalle ultime decisioni, Facebook tenderebbe a eliminare le foto di allattamente nelle quali sarebbe chiaramente visibile il capezzolo della donna

“Non vorremmo, poi - commenta ancora l’Associazione Salvamamme - che la differenza di colori tra mamme e bebè aggravassero ancora di più questi atteggiamenti. Chiediamo agli amministratori di Facebook di intervenire al più presto, affinche’ situazioni del genere non debbano mai più ripetersi”.

Il documento con le linee guida che spiega ai moderatori di Facebook come trattare i presunti abusi commessi dai suoi utenti è stato reso pubblico da un dipendente anonimo, contrario alla policy adottata da Facebook, che considera una donna che allatta un’immagine contro il pudore, ma non si indigna per la pubblicazione di immagini violente che, magari, ritraggono persone uccise in modo violento.

Recentemente il sito d'informazione americano Gawker.com ha rivelato le regole di Facebook per la policy delle foto: ovvero quello che non si può pubblicare, quello che si può pubblicare.  La società esterna Derkaoui, alla quale il colosso ha appaltato la gestione di questa rogna, ha stilato un 'dodecalogo' dei divieti sessuali. Si va dagli “atti sessuali espliciti” che devono essere riportati immediatamente a, appunto, “le donne che allattano al seno senza vestiti”. Ad esempio, invece, i capezzoli maschili “sono ok”. Niente immagini che ricordino alla lontana, ovviamente, “stupri o violenza sessuali”, niente che somigli alla “necrofilia” o ad altre perversioni. E’ considerata foto a contenuto sessuale e per questo segnalabile un’immagine di “qualcuno che va al bagno”. Per le droghe pesanti l'unico passaporto è quello dei "contesti di studio medico, accademico, scientifico”.